Il premierato è devastante
"Siamo contro questa riforma e faremo di tutto per fermarli. Però se guardassimo solo alla nostra convenienza, paradossalmente dovremmo ringraziarli perché il loro è un atto di autolesionismo politico". Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Dario Franeschini, senatore del Pd. "Il reefrendum non arriverà prima del 2026 - afferma - quindi a fine legislatura quando, come è noto, in tutto il mondo, i governi in carica sono in un momento negativo. E sul tappeto non ci sarà solo il merito: diventerà un referendum sul Governo". Anche se dalle urne dovesse uscire una promozione del premeriato, per Franceschini sarebbe un boomerang "perché loro arriverebbero a fine legislatura in uno schema obbligato".
"Noi, con l'elezione diretta del premier, potremmo scegliere la personalità più adatta a vincere le elezioni - ha sottolineato - Loro, dopo l'approvazione del premierato, dovrebbero per forza candidare il premier uscente, Meloni. Non potrebbero fare altrimenti nemmeno se lei fosse in un momento di picco negativo".
"Noi, con l'elezione diretta del premier, potremmo scegliere la personalità più adatta a vincere le elezioni - ha sottolineato - Loro, dopo l'approvazione del premierato, dovrebbero per forza candidare il premier uscente, Meloni. Non potrebbero fare altrimenti nemmeno se lei fosse in un momento di picco negativo".