Quanto durerà ancora questo momento greve?

Dopo avere rivolto un saluto ai fedeli presenti anche in inglese e in spagnolo, l'Arcivescovo si è concentrato sulle "domande dell'umanità smarrita", provocate "dall'esasperazione e dalla stanchezza per le situazioni drammatiche".
"L'esasperazione - ha aggiunto - degenera poi in disperazione di cui raccolgo il grido nelle carceri dove il regime si è fatto severo, nelle miserie dove le promesse si sono rivelate inganni, nelle emarginazioni dove i muri si sono fatti invalicabili".
"Siamo il popolo della Pasqua: quelli che bussano ai palazzi del potere per contestare il potere che vuole la guerra; quelli che visitano i luoghi della miseria per offrire l'amicizia per intraprendere una vita nuova", ha proseguito Delpini, concludendo ricordando che "la vita è occasione per costruire la pace, per vivere e morire come lui stesso ha vissuto ed è morto, vivere e morire per amore". Prima di quella in Duomo, Delpini ha celebrato la messa insieme ai detenuti del carcere di San Vittore.