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Non votiamo sul garante detenuti

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "E’ inaccettabile e intollerabile il metodo che la maggioranza e il governo hanno adottato per la designazione dei candidati al ruolo di garante dei detenuti. Si tratta di un organo di garanzia particolarmente delicato, che ha il compito di verificare la condizione delle persone private della libertà personale, di monitorare che sia salvaguardata la loro dignità personale, di segnalare eventuali abusi. Compiti molto rilevanti, che attengono al delicato rapporto tra la potestà punitiva dello stato e i cittadini, ancora più rilevanti in questo momento nel quale ben sappiamo quali sono le condizioni disastrose nelle quali si trovano i nostri penitenziari e i centri di accoglienza dei migranti. Per questo la legge istitutiva chiede che i candidati al ruolo siano indipendenti ed esperti nel campo dei diritti umani.
I candidati scelti della maggioranza, per quanto degne persone, non hanno alcuna esperienza nel campo, e per quanto riguarda il candidato presidente non hanno neppure le caratteristiche di indipendenza necessarie. In tutto ciò la maggioranza, con un atto di arroganza finale, ci ha perfino negato la possibilità di audire le persone candidate in commissione. Per queste ragioni non parteciperemo al voto, e non possiamo che constatare per l’ennesima volta l’indifferenza di governo e maggioranza per la condizione dei detenuti, i diritti dei più fragili, la dignità delle persone ristrette, i principi di rieducazione e reinserimento”. Così i membri Pd della commissione Giustizia a Palazzo Madama, Alfredo Bazoli, Anna Rossomando, Franco Mirabelli e Walter Verini.

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