
Viaggio in Serbia
Articolo di Marina Berlinghieri.
Fino a lunedì sarò a Belgrado, con la delegazione del Consiglio d'EU, per la Missione internazionale di osservazione delle elezioni in Serbia.
Domani in Serbia si terranno infatti le elezioni presidenziali, parlamentari e municipali.
Dopo aver dedicato i primi giorni ai seminari di studio, nella giornata delle elezioni sarò nel sud della Serbia a Vranje, ai confini con il Kossovo.
Belgrado è una città che porta ancora evidenti i segni dei conflitti degli anni 90, e la Serbia rappresenta uno snodo geopolitico sempre più rilevante nel panorama europeo.
Fino a lunedì sarò a Belgrado, con la delegazione del Consiglio d'EU, per la Missione internazionale di osservazione delle elezioni in Serbia.
Domani in Serbia si terranno infatti le elezioni presidenziali, parlamentari e municipali.
Dopo aver dedicato i primi giorni ai seminari di studio, nella giornata delle elezioni sarò nel sud della Serbia a Vranje, ai confini con il Kossovo.
Belgrado è una città che porta ancora evidenti i segni dei conflitti degli anni 90, e la Serbia rappresenta uno snodo geopolitico sempre più rilevante nel panorama europeo.

Cultura risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha presieduto la conferenza ministeriale dedicata ai temi del patrimonio e delle politiche culturali, che si è tenuta nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio d’Europa.
Ecco l’intervento integrale del Ministro della Cultura, Dario Franceschini (video):
Ecco l’intervento integrale del Ministro della Cultura, Dario Franceschini (video):

L’Ucraina, l’Europa e il mondo
Articolo di Patrizia Toia.
Care, cari, con questa newsletter vorrei condividere con voi qualche valutazione sul momento che noi tutti in Europa stiamo vivendo, con le sfide, le scelte da fare e la prospettiva da costruire.
Mai come ora urgono decisioni essenziali per il nostro futuro perché gli eventi così “disruptive” della pandemia prima e oggi della guerra (chiamiamola col suo tragico nome) hanno fatto saltare molti schemi e molte regole consolidate e mettono tutti noi, cittadini, Stati Membri, soggetti sociali, culturali ed economici di fronte alle nostre maggiori responsabilità, anche a costo di scelte pesanti e dolorose.
Care, cari, con questa newsletter vorrei condividere con voi qualche valutazione sul momento che noi tutti in Europa stiamo vivendo, con le sfide, le scelte da fare e la prospettiva da costruire.
Mai come ora urgono decisioni essenziali per il nostro futuro perché gli eventi così “disruptive” della pandemia prima e oggi della guerra (chiamiamola col suo tragico nome) hanno fatto saltare molti schemi e molte regole consolidate e mettono tutti noi, cittadini, Stati Membri, soggetti sociali, culturali ed economici di fronte alle nostre maggiori responsabilità, anche a costo di scelte pesanti e dolorose.

Negoziati possibili grazie alla resistenza degli ucraini
"Se c'è lo spazio per un negoziato esso deriva dal fatto che l'Ucraina ha resistito. Tanto più la soluzione militare per Putin è impervia, tanto più si apre forse lo spazio per un negoziato". Lo ha detto il presidente della commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, in un webinar con Enrico Letta trasmesso sui suoi social e su quelli di Askanews, sottolineando che "questo ci consente di riaffermare la giustezza della decisione di sostenere l'Ucraina in tutti i modi, anche fornendo i mezzi per resistere".

La cultura non può essere obiettivo di guerra
Intervista di Confprofessioni a Dario Franceschini.
Nel 2016 il ministro della Cultura, Dario Franceschini, presentò al Palazzo di Vetro a New York la task force Unite4Heritage, specializzata nella tutela del patrimonio culturale per far fronte alle minacce nelle aree di crisi. E il G20 della Cultura di Roma del luglio scorso ha riconosciuto anche sul piano internazionale il ruolo fondamentale della cultura come elemento di peace-keeping.
Che cosa ha spinto l’Italia ad essere in prima linea per proteggere il patrimonio artistico e culturale nel mondo?
Nel 2016 il ministro della Cultura, Dario Franceschini, presentò al Palazzo di Vetro a New York la task force Unite4Heritage, specializzata nella tutela del patrimonio culturale per far fronte alle minacce nelle aree di crisi. E il G20 della Cultura di Roma del luglio scorso ha riconosciuto anche sul piano internazionale il ruolo fondamentale della cultura come elemento di peace-keeping.
Che cosa ha spinto l’Italia ad essere in prima linea per proteggere il patrimonio artistico e culturale nel mondo?