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Non confondere la vocazione maggioritaria con l'autoisolamento

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli.

Credo che oggi il compito del PD sia di dare una mano al Paese e sostenere il Governo Draghi.
È chiaro che la maggioranza larga che sostiene l’Esecutivo ha già cambiato e cambierà la politica italiana e il PD deve saper interpretare la nuova fase e rafforzare il proprio profilo, valorizzando di più le nostre idee e le nostre proposte. Dobbiamo riuscire a far vivere un progetto che parli a tutta la società italiana.
Questa è la vocazione maggioritaria che non deve essere confusa con l’autosufficienza.
L’errore di confondere vocazione maggioritaria con l’autoisolamento l’abbiamo già fatto e ci ha consegnato il risultato elettorale del 2018 e l’attuale posizione di quarta forza parlamentare.
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La salute si fa prossima

Scritto da Piera Landoni.

Piera LandoniDocumento su Territorio e comunità, integrazione e continuità, motivazione e confronto, competenze e innovazione nel nuovo Servizio Socio-Sanitario Regionale, elaborato da Piera Mercedes Landoni, Responsabile Dipartimento Salute e Welfare PD Milano Metropolitana: File PDF»
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Sala già in campo: equità sociale e ambiente

Scritto da La Repubblica.

Giuseppe SalaArticolo di Repubblica.

La sua, al momento, è una corsa solitaria. Ma, nonostante il centrodestra non abbia ancora incoronato lo sfidante che dovrà affrontarlo, Beppe Sala non vuole rallentare la velocità di marcia della sua campagna elettorale. Dopo aver sciolto la riserva e deciso di tentare il bis a Milano, all'inizio di marzo il sindaco vuole definire la squadra e annunciare le liste - per ora sono cinque, potrebbero essere sette - che, disegnando una formazione larga di centrosinistra "che non risentirà del diverso perimetro che ha preso il governo Draghi", lo accompagneranno. Poi, verrà aperto il cantiere del programma. Anche se i punti cardinali, Sala li ha già chiari.
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Cannabis terapeutica: perché non produrla in Lombardia?

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiTroppa poca produzione di cannabis terapeutica e tutta una serie di persone, con le loro patologie gravi e dolorose o sottoposte a trattamenti per guarire o convivere con esse, si ritrovano senza l’unica terapia che dà loro sollievo. Ne parlano in un’interrogazione a risposta scritta, Carlo Borghetti e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd e rispettivamente vicepresidente d’Aula e capogruppo dem.
“La cannabis a uso terapeutico a livello industriale è prodotta in Italia solo dall’Istituto farmaceutico militare di Firenze che, purtroppo, ogni anno ne può produrre 500 chili per mancanza di serre e risorse per la produzione – spiegano Borghetti e Pizzul –. La sostanza viene quindi importata, dal momento che l’Italia non riesce a produrre una quantità sufficiente per il trattamento medico dei pazienti”.