Non confondere la vocazione maggioritaria con l'autoisolamento
Intervento di Franco Mirabelli.
Credo che oggi il compito del PD sia di dare una mano al Paese e sostenere il Governo Draghi.
È chiaro che la maggioranza larga che sostiene l’Esecutivo ha già cambiato e cambierà la politica italiana e il PD deve saper interpretare la nuova fase e rafforzare il proprio profilo, valorizzando di più le nostre idee e le nostre proposte. Dobbiamo riuscire a far vivere un progetto che parli a tutta la società italiana.
Questa è la vocazione maggioritaria che non deve essere confusa con l’autosufficienza.
L’errore di confondere vocazione maggioritaria con l’autoisolamento l’abbiamo già fatto e ci ha consegnato il risultato elettorale del 2018 e l’attuale posizione di quarta forza parlamentare.
Francamente non ho nostalgia della “splendida solitudine” che fino all’agosto del 2019 ci aveva condannato all’irrilevanza e, in Parlamento, a ridurci ad agitare i cartelli nelle Aule parlamentari.
Oggi il PD conta in questo Governo ed è stata importante per il Paese, per il suo ancoraggio in Europa, aver scelto di allearsi al Governo con LEU e 5stelle.
È giusto ripartire da qui se vogliamo costruire un campo democratico che sia ancora più largo.
Continuo a pensare che non ci siano strade diverse dentro e fuori dal Parlamento, se non quella della solitudine magari nobile e orgogliosa ma che riduce la possibilità di contare e di costruire le condizioni per competere con il centrodestra.
Credo che oggi il compito del PD sia di dare una mano al Paese e sostenere il Governo Draghi.
È chiaro che la maggioranza larga che sostiene l’Esecutivo ha già cambiato e cambierà la politica italiana e il PD deve saper interpretare la nuova fase e rafforzare il proprio profilo, valorizzando di più le nostre idee e le nostre proposte. Dobbiamo riuscire a far vivere un progetto che parli a tutta la società italiana.
Questa è la vocazione maggioritaria che non deve essere confusa con l’autosufficienza.
L’errore di confondere vocazione maggioritaria con l’autoisolamento l’abbiamo già fatto e ci ha consegnato il risultato elettorale del 2018 e l’attuale posizione di quarta forza parlamentare.
Francamente non ho nostalgia della “splendida solitudine” che fino all’agosto del 2019 ci aveva condannato all’irrilevanza e, in Parlamento, a ridurci ad agitare i cartelli nelle Aule parlamentari.
Oggi il PD conta in questo Governo ed è stata importante per il Paese, per il suo ancoraggio in Europa, aver scelto di allearsi al Governo con LEU e 5stelle.
È giusto ripartire da qui se vogliamo costruire un campo democratico che sia ancora più largo.
Continuo a pensare che non ci siano strade diverse dentro e fuori dal Parlamento, se non quella della solitudine magari nobile e orgogliosa ma che riduce la possibilità di contare e di costruire le condizioni per competere con il centrodestra.
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