
L'Europa ha bisogno di fare un salto di qualità per lasciarsi alle spalle la crisi più profonda della storia dell'UE. La risposta farsesca proposta dal Consiglio sul tema immigrazione e il dramma della Grecia dimostrano la profondità della crisi europea e mostrano fino a che punto la solidarietà europea è svanita negli ultimi anni. Il presidente Juncker ha ha fatto un buon lavoro tenendo insieme i diversi pezzi del puzzle europeo, ora però deve fare un salto in avanti mettendo tre grandi questioni in cima all'agenda dell'UE: 1- una nuova e rafforzata governance delle istituzioni dell'UE 2- un piano per la mutualizzazione dei debiti sovrani 3- un programma di investimenti più ampio con una maggiore flessibilità e dedicato alla crescita e alla creazione di posti di lavoro.
Occorre poi riconoscere davvero la dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria e lottare contro le disuguaglianze e il dumping sociale.
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