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Giornata Internazionale di Commemorazione delle vittime degli atti di violenza su base religiosa

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Il 22 agosto è stata la Giornata Internazionale di Commemorazione delle vittime degli atti di violenza su base religiosa.
Sembra un tema lontano da noi, lontano dalla nostra epoca, invece è un fenomeno presente ancora oggi in molte aree del mondo.
Il rapporto World Watch List, presentato da Porte Aperte ad inizio 2022, riporta che attualmente sono più di 360 milioni i cristiani che sono perseguitati o discriminati per via del loro credo, in paesi come la Nigeria, dove proprio ieri sono state rapite quattro suore mentre si recavano a messa vicino alla città di Okigwe e qualche mese fa in un attentato ad Owo hanno perso la vita più di 50 fedeli durante la messa della domenica.
Ma discriminazioni e attacchi si stanno registrando anche in stati a maggioranza cristiana, come il Nicaragua, dove la Chiesa Cattolica sta subendo persecuzioni per via della sua opposizione al regime del dittatore Daniel Ortega.
Qualche giorno fa il Vescovo di Matagalpa, in Nicaragua, Rolando Alvarez è stato arrestato insieme ad altri seminaristi proprio a causa delle dure critiche espresse nei confronti del governo del paese e ieri con i colleghi della delegazione degli Eurodeputati PD abbiamo presentato una lettera al Commissario Borrell proprio per spingere l'Unione Europea a prendere una posizione netta contro quanto sta accadendo in Nicaragua, così come già espresso dal Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres.
Non possiamo voltarci dall'altra parte, perché non è solo una questione di credo religioso ma una questione di diritti fondamentali dell'uomo che riguarda la libertà di espressione di ciascun individuo.

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