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Settimana intensa a livello europeo

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia (video).

Settimana molto intensa e impegnativa quella appena trascorsa, che si chiude purtroppo col fiato in gola per quanto riguarda le sorti del Governo Italiano.
Abbiamo molto lavorato sul tema dell’energia, ancora una volta dedicandoci al mercato di una risorsa cruciale per il nostro futuro: l’idrogeno.
Tuttora il perimetro della sua produzione, ma anche del suo uso da parte dell’industria, possiede contorni “sperimentali” e non definiti.
Con una ricerca tecnologica che corre di pari passo con le esigenze dei tempi attuali è bene però gettare sin da subito le basi per una regolamentazione di questa fonte, a partire dalle tecnologie di produzione, alle reti di trasporto, fino ad arrivare alle tariffe per il trasporto e la distribuzione e alla individuazione degli utilizzatori finali prioritari, come le industrie energivore.
Dobbiamo compiere le scelte e approvare le norme giuste per agevolare la nascita di un vero mercato dell’idrogeno. Questo sarà una parte centrale di tutto il lavoro di ridefinizione delle strategie energetiche dell’Unione. Strategie dentro cui avrà un posto preminente anche il cosiddetto gas rinnovabile, quel gas che non è frutto delle fonti fossili ma è prodotto in maniera ecologicamente sostenibile.
Altro provvedimento che si rivelerà di fondamentale importanza è il Chips Act. Con questa legge si intende favorire l’industria europea dei microchip, i “cervelli elettronici” che alimentano l’intera società digitale. La nostra dipendenza da Taiwan, dalla Cina e dalla Corea rischia di tagliare le gambe alla ripresa del settore tecnologico nel momento cruciale in cui ci prepariamo a compiere il balzo verso la transizione 4.0. É venuto il momento di riportare l’industria europea del silicio, che oggi sfiora un misero 10% del totale, a una crescita sostenuta puntando a un raddoppio entro il 2030. Per rompere questa nostra dipendenza dal monopolio asiatico serve attrarre capitali, alimentando quegli ecosistemi favorevoli e virtuosi che mostrino tutta l’attrattività del contesto produttivo made in Europe. Abbiamo audito le aziende, abbiamo ricostruito l’intera filiera di approvvigionamento, non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Due provvedimenti che riguardano la vita dei cittadini sono finalmente stati approvati. Il primo è sicuramente quello dedicato al salario minimo che è riuscito a vincere tutta la diffidenza iniziale di tanti paesi, soprattutto del Nord. Ad ogni paese membro verrà lasciata libertà di scelta sugli strumenti specifici della sua applicazione, ma possiamo dire che il salario minimo è oggi diventato un obiettivo comunitario e condiviso. L’altro obiettivo riguarda la promozione del sindacato che vede rinforzato il suo ruolo di voce autorevole, organizzata e forte nel gioco della rappresentanza e della contrattazione con le altre parti sociali. Sono del tutto convinta che vedremo i primi risultati positivi di questi provvedimenti nel nostro paese molto presto.
Vorrei brevemente tornare ancora sulla questione del caricatore unico, il cui negoziato è finalmente giunto a termine.
Possiamo pregustare tutta la comodità di poter caricare i dispositivi della nostra vita digitale grazie a un unico dispositivo, dotato di una porta universale.
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