Viaggio in Marocco

Articolo di Marina Berlinghieri.

Nei giorni scorsi ho partecipato a una missione di diplomazia parlamentare in Marocco durante la quale abbiamo incontrato i Presidenti della Camera dei Rappresentanti e dei Consiglieri, la Presidente del Consiglio Nazionale dei Diritti Umani e il Ministro degli Affari Esteri.
È un Paese che negli ultimi anni ha investito moltissimo nella formazione, nello sviluppo delle energie rinnovabili, nelle infrastrutture, avviando contemporaneamente importanti riforme costituzionali che gli hanno consentito di fare decisivi passi avanti nel rispetto dei diritti umani e nel miglioramento della qualità di vita dei cittadini.
È un Paese che sta cooperando in modo attivo e intelligente con il Consiglio d'Europa per il potenziamento della democrazia in tutte le sue forme.
È un Paese che ha saputo coniugare tradizione e modernità e che le fa convivere in un'elegante armonia.
In Marocco, l’equilibrio tra religione islamica e potere politico è un esempio mondiale; lo è grazie ad una forte attenzione alla moderazione e alla tolleranza; grazie alla capacità di mantenere vivo il dialogo tra sensibilità differenti; grazie al fatto che il Re ha il compito di custodire e tutelare tutti i credenti, la convivenza pacifica e il rispetto dell'altro sono un valore di crescita per la società.
Con la mia visita di questi giorni ho rafforzato la consapevolezza che la relazione diplomatica con il Marocco è un’importante occasione per costruire una cooperazione internazionale con una vasta area del Mediterraneo, che da sempre ci guarda con grande attenzione.
La geografia costituisce un destino, noi che viviamo insieme in quest'area geografica e condividiamo la comune storia del Mediterraneo, abbiamo il dovere di rafforzare la fiducia reciproca e di cooperare per affrontare insieme le sfide che un mondo sempre più complesso ci pone.