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Class Action: più diritti ai cittadini

Scritto da Ezio Casati.

Ezio CasatiNegli ultimi anni, grazie al dlgs 206-2005 il cosidetto Codice del Consumo, si è data la possibilità di agire giuridicamente a gruppi di consumatori e utenti che avessero subito danni, frodi o lesioni dei propri diritti. Si tratta della Class action, una modalità giuridica per ottenere da grandi aziende, generalmente monopoliste, un giudizio ed un risarcimento. Come noto si tratta di un'azione collettiva agita, in questi anni di prima applicazione della normativa, con molta timidezza ed a tutela esclusiva di consumatori e utenti.
Da poco, alla Camera, abbiamo approvato un disegno di legge per dare maggiore efficacia alla Class action.
Come? Si tratta di scorporare l'azione collettiva dal Codice del Consumo e inserirla nel Codice di procedura civile.
In questo modo il campo di applicazione della class action viene allargato in maniera soggettiva (ogni singolo cittadino potrà aderire alla procedura di class action) e oggettiva (le situazioni giuridiche da far valere in giudizio). Senza entrare nei tecnicismi della norma mi sembra interessante sottolineare l'introduzione di incentivi e la facilità della procedura (soprattutto informatica) con la quale i cittadini potranno aderire alle richieste di class action. Il tutto senza prevedere, per il singolo cittadino, l'assistenza di un difensore legale. Infine si prevede l'azione inibitoria collettiva, con la quale chiunque vanti un interesse può chiedere al giudice di ordinare a imprese o enti gestori di pubblica utilità la cessazione del comportamento lesivo o fraudolento verso la pluralità di individui colpiti.

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