Stampa

La vittoria di Macron può rafforzare il progetto europeo

Scritto da Paolo Gentiloni.

"La vittoria di Macron può rafforzare il progetto europeo, ma tutti devono avere in mente che l'orizzonte temporale per avviare questo rilancio è il 2022. Anche grazie al risultato francese la grande occasione per fare importanti passi avanti e adesso". Lo afferma Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari economici e monetari, in una intervista al Messaggero. A Gentiloni vengono citate le parole di Romano Prodi secondo cui l'ultimo mandato di Macron passerà alla storia solo se il presidente francese assumerà l'iniziativa di dare finalmente attuazione a una politica estera e di difesa europea: "Prodi ha ragione, perché o questa risposta viene data oggi o non avremo nuove occasioni. E ha ragione perché Macron è stato sempre il principale promotore di questa ambizione. Le parole chiave della fase che si apre sono autonomia strategica dell'Europa. Per la prima volta la Germania ha manifestato disponibilità. Francia, Germania, Italia e altri Paesi Ue possono approfittarne. Ora o mai più, appunto".
Quanto alla situazione economica, l'Fmi "ha ridotto le sue previsioni di crescita per l'Ue portandole al 2.7% per il 2022. Io presenterò le nostre previsioni economiche aggiornate il 16 maggio. C'è un rallentamento della crescita, la prevedevamo al 4% per quest'anno e certamente dovremo rivederla al ribasso". Il rischio di stagnazione "dipenderà molto anche dalla durata della guerra". Ma "è bene dire con chiarezza che il danno che sta subendo l'economia europea deriva dall'invasione militare russa in Ucraina, non dalle sanzioni. Le sanzioni stanno danneggiando in maniera rovinosa l'economia russa. Ci sono dei costi anche per noi, per questo dobbiamo pensare a interventi che aumentino il danno per l'economia russa senza incrementare troppo i costi per noi".
Il tetto ai prezzi del gas che auspica l'Italia "sarebbe certamente un modo per infliggere un danno alla Russia riducendo i rischi per noi. Sono misure di cui stiamo ragionando in questi giorni. La Commissione è stata incaricata tra poco meno di un mese di formulare una proposta ai governi europei", "la fissazione di un prezzo massimo può avere il vantaggio di danneggiare le esportazioni russe senza produrre impennate di prezzo che avrebbero forme di embargo totali". Tra un mese, il 23 maggio, il RePower Ue sarà probabilmente una realtà... "Poiché l'evoluzione dei vari pacchetti di sanzioni coinvolgerà, come è probabile, l'energia, stiamo lavorando in questa direzione. Innanzitutto riducendo la dipendenza da petrolio e gas russi di due terzi entro la fine di quest'anno, per portarla a zero entro il 2027. Un secondo obiettivo è costruire una strategia che non rallenti la transizione climatica, rischio che si corre di fronte all'impennata dei prezzi. Per questo la Commissione cercherà di mettere sul tavolo proposte che invece confermino la transizione climatica, poiché è ovvio che ci possono essere delle passerelle temporanee ma la strada per ridurre la dipendenza dall'energia russa è quella delle rinnovabili. E su questo non possiamo alimentare equivoci o una nuova stagione del carbone per raggiungere l'autonomia".
Pin It