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Francia: sono in gioco i valori europei e democratici

Scritto da Patrizia Toia.

"Rien n'est joué, rien n'est gagné. Nulla è perso, nulla è vinto. Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi le parole del Presidente Macron riassumono bene la situazione, che valgono per la Francia, ma anche per tutta l'Europa e per le nostre democrazie: la partita contro il populismo sovranista è ancora tutta da giocare. Chi si era illuso che il sovranismo fosse finito con la figuraccia di Salvini in Polonia, dove gli è stata rinfacciata la sua maglietta con la faccia di Putin, deve ricredersi". Così in una nota Patrizia Toia, europarlamentare del Partito democratico.
"Sono segnali incoraggianti la prevalenza di Macron nel voto del primo turno e il rifiuto della sinistra radicale di Melenchon di far convergere il voto su Le Pen - aggiunge -. Ma impressiona il livello del voto antisistema e antieuropeo di un Paese come la Francia, soprattutto dopo lo choc dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin, che è anche il principale sponsor di Marine Le Pen. Se sommiamo questi voti ai risultati delle elezioni in Ungheria e Serbia, e all'appoggio a Le Pen dei nostri Salvini e Meloni, il quadro finale è preoccupante"."In gioco - sottolinea Toia - ci sono i nostri valori europei e democratici. Nelle nostre democrazie europee si combatte con le armi della politica la stessa guerra che si combatte in Ucraina. Dobbiamo esserne consapevoli e non farci ingannare dai trasformismi come quelli di Le Pen e Meloni". "Dobbiamo riformare l'Unione europea rendendola più comunitaria e meno inter-governativa, in modo da renderla più resiliente di fronte al rischio di sbandamento democratico di qualche suo governo", conclude l'europarlamentare dem.

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