Stampa

La maggioranza di Governo deve scegliere insieme il Presidente

Scritto da Franco Mirabelli.

Intervento di Franco Mirabelli in tv a 7Gold.

Mi pare che sul campo ci siano diverse proposte su cui sarebbe possibile non litigare. Non esistono, invece, proposte che possano tenere insieme due cose che insieme non possono stare, cioè l’idea di un Presidente della Repubblica eletto da una maggioranza di Governo con quella di un Presidente della Repubblica gradito a chi sta all’opposizione e ha l’idea - come Giorgia Meloni - di utilizzare questo passaggio per anticipare la fine della Legislatura. Mi pare evidente che è difficile trovare un candidato che possa tenere insieme queste due cose.
Noi continuiamo a pensare che ci si debba sedere attorno a un tavolo e costruire una candidatura condivisa.
Come dimostrano tutti i voti di questi giorni, non esistono schieramenti che hanno da soli la maggioranza, per cui occorre fare un accordo politico.
Salvini continua a cercare candidati nel campo del centrodestra e oggi si misureranno su un loro candidato. Mi auguro che, nel momento in cui sarà chiaro che nessuno degli schieramenti - in questo caso il centrodestra - ha i numeri per eleggere da solo il Presidente della Repubblica, ci si sieda davvero attorno a un tavolo e ci si possa avviare velocemente a un accordo.

Credo che ci siano le condizioni per finire presto. Bisogna pensare all’elezione del Presidente della Repubblica senza pensare di dover vincere o perdere ma come alla ricerca di una figura di alto profilo che possa rappresentare tutti gli italiani e non sia segnata a destra o a sinistra.
In questi giorni di nomi ne sono stati fatti molti dal centrodestra su cui però non si è ancora voluto fare una trattativa seria. Non è facendo uscire un nome ogni cinque minuti che si risolvono i problemi.
Penso che entro la settimana riusciremo ad arrivare ad una soluzione, che mi auguro sia ampiamente condivisa.
Capisco che per i cittadini sia difficile comprendere il tipo di discussione che riguarda un’elezione di secondo livello in cui votano i parlamentari e i grandi elettori ma ci sono stati casi in cui ci è voluto molto più tempo per trovare una figura da eleggere, quando addirittura c’era un’altra politica, i partiti erano più forti e solidi.
Questa volta nessuno schieramento ha la maggioranza e questo rende tutto più complicato.
Se ci fosse la volontà di tutti di sedersi attorno a un tavolo per condividere una scelta, senza voler fare operazioni impossibili, potremmo chiudere prestissimo.

I cittadini hanno ragione di manifestare preoccupazione ma non mi pare che il Governo in questo momento non stia lavorando. Ieri sono state annunciate misure contro il rincaro delle bollette. È probabile che i provvedimenti messi in campo dal Governo contro il rincaro delle bollette non siano sufficienti, soprattutto se la vicenda drammatica dell’Ucraina si alza di livello, perché il rischio è che l’energia costi ancora di più.
Il Governo, comunque, sta facendo un lavoro per aiutare famiglie e imprese sulle bollette e per fare in modo che le imprese che fanno produzione e distribuzione riducano i propri profitti.
Contemporaneamente si sta provando a mettere in campo una serie di provvedimenti per aumentare la produzione di gas nel Paese, che è possibile fare in tempi brevi.
Purtroppo, l’elezione del Presidente della Repubblica in una fase come questa, in cui al Governo c’è una maggioranza molto larga, non è facile trovare una soluzione. Se poi, come sta succedendo, ogni mezzora il centrodestra avanza una candidatura diversa senza neanche aspettare di sapere che cosa ne pensiamo, mi pare che tutto diventi ancora più difficile.
Personalmente, spero che oggi la vicenda si possa sbloccare.
Se il centrodestra mette in campo un candidato dovrà prendere atto di non avere quella maggioranza che Salvini sta millantando da settimane e, quindi, dopo immagino che si possa veramente ragionare su una proposta realistica condivisa da tutto il Parlamento.
Capisco che è un rito che appare molto distante dai cittadini e, quindi, da questo punto di vista credo che prima finiamo e meglio è. Stiamo, però, eleggendo il capo dello Stato che ci rappresenterà per 7 anni e, quindi, qualche riflessione in più rispetto ad altri passaggi questo lo comporta.

C’è una maggioranza di Governo larghissima che ha bisogno per dare tranquillità al Paese, anche in vista della fine della Legislatura, e deve esprimere un candidato. Non si capirebbe l’elezione di un Presidente della Repubblica con una maggioranza diversa da quella che ha sostenuto e sostiene Draghi e il Governo.
Anche tra i nomi che sono stati fatti in questi giorni ci sono delle figure su cui è possibile discutere.
Se Salvini, però, vuole discutere con la Meloni di chi farà il Presidente della Repubblica e imporlo al centrosinistra e alla maggioranza del Parlamento e dei grandi elettori, difficilmente si riuscirà a farlo.
Occorre ripartire dalla maggioranza di Governo.
Non è vero che abbiamo detto no a tutti i nomi.
Una volta partiti dalla maggioranza di Governo, vediamo chi candidare e poi si chiude in frettissima.

C’è un’onda di antipolitica forte. Se oggi eleggessimo il Presidente della Repubblica, verrebbe spiegato che lo facciamo perché siamo nel fine settimana e i parlamentari hanno già gli aerei e i treni prenotati per tornare a casa. Qualunque cosa faccia la politica, sbaglia.
So che questa ondata di antipolitica è colpa della politica, perché spesso non si è dato un bello spettacolo ai cittadini.
Qui, però, si parla dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Il centrodestra dice di voler eleggere un candidato di centrodestra e il problema è esattamente questo: in Parlamento non ci sono i numeri per farlo, così come non ci sarebbero i numeri per eleggere un candidato di centrosinistra.
Bisogna trovare un accordo.
Dato che c’è un Governo con una maggioranza, se si vuole rafforzare quel Governo per risolvere i problemi che i cittadini segnalano, occorre che ci si sieda attorno a un tavolo e si condivida una scelta.
È evidente che Giorgia Meloni, che sta all’opposizione, ha tutto l’interesse a lavorare affinché questo sia un passaggio che indebolisca il Governo e anticipi la fine della Legislatura.
Le due cose, quindi, non possono stare insieme.
La Lega deve scegliere se costruire una soluzione insieme alla maggioranza - e ce ne sarebbero tante - o con la Meloni.
Se Salvini cerca una proposta che vada bene alla maggioranza di Governo è una cosa, se invece cerca una proposta che vada bene a Giorgia Meloni e che poi la maggioranza voti, diventa più complicato perché gli obiettivi di maggioranza e opposizione sono diversi e non si possono tenere insieme.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

Pin It