Il PNRR, la manovra e il Governo

Intervento di Franco Mirabelli a SkyTg24.

Noi abbiamo una straordinaria occasione non solo di poter contare su ingenti investimenti per poter modernizzare il Paese, digitalizzarlo, migliorare le infrastrutture, ma abbiamo anche la straordinaria possibilità di superare alcuni problemi patologici che il nostro Paese ha avuto negli ultimi decenni e che in qualche modo hanno frenato la crescita. Penso, ad esempio, a quanto sia importante aver fatto la riforma del Processo Civile, quanto sia importante fare la riforma della Pubblica Amministrazione, quanto siano importanti le cose che ha detto ieri Draghi.
Sugli investimenti del PNRR ognuno deve fare la sua parte.
Abbiamo bisogno di dotare i Comuni e gli Enti Locali di competenze e strumenti per accelerare i lavori; il Governo sta cercando di farlo. I sindaci, infatti, hanno bisogno di un lavoro serio per presentare i progetti che, da qui al 2026, dovranno anche già concretizzare le opere.
Questa è una sfida che riguarda tutti e in cui nessuno può delegare il proprio ruolo.
Sono convinto che c’è una grande valenza nella dotazione economico-finanziaria.
È vero che spesso, in questo Paese, i soldi ci sono ma non si sa come spenderli perché non c’è la capacità né politica né amministrativa di spenderli: lo dimostrano anche molti finanziamenti che ci sono stati in questi anni, ad esempio sull’edilizia residenziale pubblica o su altro.
Questa vicenda è l’occasione per superare questi limiti e questi problemi che di fatto hanno frenato la crescita del Paese.

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Adesso arriveranno i 1000 esperti ma i loro poteri, i poteri dei commissari e le cose che bisogna fare per accelerare appalti o altro sono previste nelle normative che abbiamo approvato in questi mesi.
Io credo che ci siamo messi nelle condizioni di presentare i progetti entro il 2023 e realizzarli nel 2026.
Insisto che ci siamo anche messi nelle condizioni di fare riforme strutturali che possano superare i limiti che il Paese ha avuto. Tra questi ce n’è uno importante che riguarda gli appalti. Non possiamo continuare, infatti, a ragionare sugli appalti soltanto pensando all’emergenza, a come in emergenza velocizziamo o commissariamo. Su questo i sindaci dovrebbero fare una riflessione. Dovremo cominciare a pensare che forse non c’è spazio per una centrale appaltante per ogni Comune, quando non esiste il personale nei Comuni con le competenze adeguate a gestirle. Su questo e sull’idea di ridurre e specializzare le centrali appaltanti per garantire sempre - non solo adesso - un funzionamento del sistema, una riflessione va fatta.
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Il Presidente Mattarella dice quello che pensa e credo che dobbiamo tutti rispettare le sue dichiarazioni e le sue scelte.
Mi permetto di insistere sul fatto che, in questo momento, dobbiamo occuparci del Paese e dobbiamo fare in modo che la manovra si faccia e nelle condizioni migliori possibili e che il Parlamento dia il suo contributo.
Non so cosa siano le bandierine e il logoramento.
È stata presentata ieri e firmata dal Presidente della Repubblica una manovra di un Governo sostenuto da uno schieramento amplissimo e che riesce, senza grandi polemiche, a trovare punti di equilibrio su questioni fondamentali come il reddito di cittadinanza o la transizione del sistema pensionistico.
Se poi è una bandierina dire che vorremmo che gli 8 miliardi di taglio delle tasse fossero dei tagli alle tasse per i lavoratori dipendenti per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e ridurre le differenze, è una bandierina su cui faremo la nostra discussione e lavoreremo.
Francamente non vedo nessun logoramento in atto.

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