La schiavitù è una tragedia attuale

Intervento di Patrizia Toia.

Migliaia di esseri umani in ogni paese del mondo vengono ogni anno sequestrati, trasferiti, alloggiati forzatamente e sfruttati contro la loro volontà da reti di criminalità organizzata che hanno eletto il traffico di vite umane a vero e proprio business. Le vittime sono per la maggior parte donne, minori e, in ogni caso, soggetti socialmente deboli i cui diritti fondamentali sono sistematicamente annientati. Non cadiamo nell’imperdonabile ingenuità di pensare che non riguardi l’Europa. Le cifre, anche per il nostro continente, sono raggelanti.
Stando agli ultimi rilevamenti del 2020, nella sola Unione oltre 26 mila persone sono vittime di tratta.
Il 68% sono donne di cui oltre la metà provengono da paesi fuori dall’Unione. Il 22% delle vittime non hanno raggiunto la maggiore età; di queste, quasi 3 su 4, sono cittadine europee che nel 74% dei casi è vincolato all’industria dello sfruttamento sessuale. Altre finalità comprendono il lavoro coatto, l’accattonaggio, il reclutamento forzato in attività criminali ma anche il matrimonio forzato. Gli sfruttatori sono per la maggior parte uomini affiliati a organizzazioni criminali specializzate nel trarre vantaggio dalle disuguaglianze sociali e dalla vulnerabilità economica dei soggetti, situazioni che la pandemia di Covid-19 ha esacerbato in molti contesti.
Sono cifre che squarciano il velo su una realtà troppo spesso sottovalutata e che deve restare tra le priorità dell’UE. Lo scorso 14 aprile, la Commissione Europea ha presentato la nuova strategia per il contrasto al traffico degli esseri umani (2021 – 2025) che persegue obiettivi ad ampio spettro per aggredire il fenomeno a tutti i livelli: dalla realizzazione di campagne di prevenzione all’identificazione delle reti criminali di traffico, dalla cooperazione tra le autorità degli stati membri al sostegno alle vittime, con soluzioni atte a favorire il loro reinserimento economico.
Dall’ambizione di questi obiettivi dobbiamo trarre tutta la forza e tutta l’ispirazione per non arretrare di un centimetro: la lotta al traffico degli esseri umani è una battaglia di importanza incalcolabile, di quelle in grado di misurare tutta la sostanza delle nostre conquiste civili.