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Sui vaccini l'Europa è all'avanguardia a livello mondiale

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaIntervento di Patrizia Toia

A fine agosto l'Unione Europea ha raggiunto - in anticipo - una tappa fondamentale della sua battaglia contro l'emergenza Covid-19: più del 70 % degli adulti (oltre 256 milioni di persone) ha ricevuto una vaccinazione completa.
Non solo, perché L'Ue è stata anche l'unica regione a condividere il 50% della produzione di vaccini con il resto del mondo. Su oltre 1,4 miliardi di dosi di vaccino prodotte in Europa, infatti, la metà è stata consegnata agli europei, l'altra metà al resto del mondo, in più di 130 paesi.
Numeri destinati ad aumentare, dal momento che oggi la Commissione Ue sta collaborando con l'industria per moltiplicare la capacità produttiva.
Una questione di cui mi sono occupata personalmente negli ultimi mesi, insieme ai colleghi e alle colleghe del Gruppo S&D, e che oggi vede l'Ue impegnata in prima linea, per dare una risposta multilaterale e accelerare, quindi, la vaccinazione nei Paesi che hanno una percentuale bassissima di persone vaccinate.
In questa direzione, Team Europa ha offerto circa 3 miliardi allo strumento COVAX (il programma internazionale che ha come obiettivo l'accesso equo ai vaccini anti COVID-19) per contribuire a garantire almeno 1,8 miliardi di dosi per 92 paesi a basso e medio reddito. Ad oggi il COVAX ha fornito oltre 200 milioni di dosi a 138 paesi.
La Presidente Ursula von der Leyen, nel suo Discorso sullo Stato dell'Unione, ha già annunciato che la Commissione aggiungerà una nuova donazione di altre 200 milioni di dosi entro la metà del prossimo anno. Un investimento nella solidarietà, oltre che nella salute mondiale.
Il vaccino è lo strumento più sicuro e più efficace che abbiamo nella lotta globale contro il Covid-19 per tornare il prima possibile a vita normale.
Per questo dobbiamo aiutare anche il resto del mondo a vaccinarsi.

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