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Il diritto alla casa

Scritto da Rosario Pantaleo.

Rosario PantaleoArticolo di Rosario Pantaleo.

L’emergenza abitativa è purtroppo una situazione nota da decenni nella nostra città, come in tutte le altre grandi città del Paese. E’ purtroppo figlia dell’interruzione del sistema pubblico come soggetto “costruttore” di edifici a canone sociale o concordato.
Da anni vi è in supporto a questo problema l’area dell’housing sociale che, comunque, rimane inaccessibile ad una gran parte delle persone con redditi limitati anche se, è bene riconoscerlo, tale supporto è importante per rendere meno drammatica la situazione complessiva.
A Milano sono stati molti gli interventi in tal senso ed altri sono in preparazione in alcune aree degli scali ferroviari che saranno completamente riqualificati nel corso dei prossimi dieci anni. Il tema è delicato in quanto ne va della dignità della persona, delle famiglie, dei soggetti fragili così di coloro che hanno un lavoro e possono pagare l’affitto del proprio appartamento.
Le case di proprietà del Comune di Milano sono quasi 30 mila e nell’ultima consigliatura 3.200 di queste sono state riqualificate e, inoltre, si è abbattuto il numero delle occupazioni abusive (oggi intorno a 660) riportando legalità nei quartieri gestiti da Metropolitana Milanese.
Tutt’altra situazione vive ALER, ente della Regione Lombardia che vede occupazioni abusive per circa 3.200 appartamenti su circa 42 mila proprietà nella città di Milano. Opportuno, tra l’altro, ricordare che gli appartamenti privati sfitti sono circa 80 mila nella città e questo pone un grande problema unito al fatto che, prima del Covid, molti di questi appartamenti, in particolare quelli posti in zone centrali, sono diventati interessanti per il business del B&B…
Il diritto alla casa è uno dei punti cardine del vivere sociale e civile, nel sentirsi dignitosi. La casa deve perciò diventare sempre più uno spazio di politica sostenibile nei confronti della socialità e del benessere collettivo. Per tale ragione è necessario elaborare e sostenere politiche di housing sociale che tengano conto del mix socio culturale in cui è necessario investire per la nuova città che si profila all’orizzonte e per le sue ovvie conseguenti realtà abitative, in particolare nei quartieri popolari o in quelle aree che sono state pianificate, dal PGT, come ambiti residenziali.
Per quanto concerne l’intervento della pubblica amministrazione si dovranno rispettare alcuni punti fondamentali nel prossimo programma di governo della città, tra i quali la continuazione delle opere di ristrutturazione degli appartamenti sfitti del patrimonio pubblico e, nella completezza, proseguire nella riqualificazione di agglomerati di quartieri su cui non sono stati eseguiti interventi importanti da decenni. E’ importante considerare che con il PGT si è definito in maniera decisa l’obiettivo di consumo di suolo uguale a zero che, ad esempio, ha messo un freno all’ipotesi di estendere la città a 2 milioni di residenti ed ha azzerato la nuova volumetria costruibile all’interno del Parco Agricolo Sud.
E’ bene ricordare che è partito il piano di eliminazione dei combustibili fossili negli impianti di riscaldamento dei quartieri di proprietà comunale al fine di ridurre l’inquinamento e di consentire un risparmio economico ai residenti. Per rendere possibile un buon lavoro a favore degli inquilini si dovrà lavorare sempre a stretto contatto tra Settore Casa e MM affinchè non vi siano perdite di tempo per eseguire i necessari interventi in favore di residenze e residenti. Si dovrà concepire un piano di riqualificazione/sostituzione degli impianti ascensori a servizio delle residenze pubbliche che hanno una vita media di 32 anni e, spesso, soggetti, ad atti vandalici (quasi 4.000 casi di fermo nel periodo 2017-2018-2019).
L’assessorato alla casa in coerenza con altri quali Sicurezza e Servizi Sociali, dovrà monitorare costantemente la presenza di occupazioni abusive, sanzionando quelle “senza alcuna ragione”, con lo sgombero immediato e definitivo. Ciò al fine di evitare che il racket delle occupazioni continui nella sua azione illegale di appropriarsi degli alloggi degli aventi diritto. Nello stesso tempo, grazie ai custodi e ai custodi sociali dovrà essere nelle condizioni di raccogliere eventuali informazioni riguardanti situazioni “difficili” dal punto di vista sociale, economico, esistenziale al fine di poter intervenire con le relative strutture operative a supporto.
Ricordando che in città vi sono molti locali uso-ufficio sfitti da molti anni (con il rischio che gli stessi divengano elementi di degrado per la mancanza di manutenzioni adeguate), sarebbe opportuno che, anche alla luce di quanto indicato nel regolamento edilizio, gli stessi siano riconvertiti in abitazioni/residences per studenti e/o per persone con problematiche abitative urgenti (rifugiati, profughi) temporanee. Per gli appartamenti non utilizzati in locazione da almeno due anni si dovrà prevedere una tassazione adeguata al valore degli stessi.
Si dovrà continuare a mettere a disposizione tutti i locali commerciali sfitti affinchè possano essere fruiti da associazioni di volontario, ONLUS, privato sociale etc., per avere all’interno dei quartieri popolari presenze positive ed aggreganti sia per il miglior sfruttamento dei beni che per migliorare la sicurezza dei quartieri stessi.
Radicale controllo dovrà essere anche eseguito per verificare il reale diritto alla casa di ciascun inquilino in residenze ERP e per la verifica delle condizioni abitative (sovraffollamento, presenza di handicap, difficoltà economiche, morosità, etc.). Ovviamente a tale intervento di controllo dovrà essere dato il necessario supporto economico, sistemi informatici e di risorse umane.
Per quanto concerne gli immobili demaniali si dovranno eseguire adeguati interventi di due diligence al fine di valutarne lo stato e decidere per il relativo futuro con eventuale scioglimento di vincoli da parte della Soprintendenza laddove ciò rechi danno all’immobile stesso ed alle realtà residenziali circostanti (rischio di crolli, occupazioni abusive etc.).
Un grande sforzo è stato fatto per rimettere in moto la macchina dell’abitare in città. Ma molto è ancora da portare avanti e tanti gli investimenti da mettere in campo. Ma la linea è tracciata e l’opera di Metropolitana Milanese si sta dimostrando essenziale per proseguire nei risultati positivi. Ci vorranno monitoraggio e risorse ma la situazione inizia ad avere un orizzonte positivo…
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