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Il lavoro e la ripartenza

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a LiberoTv.

Mi pare che la situazione sia sotto gli occhi di tutti: risente di un anno e mezzo di economia depressa dalla pandemia. È stato un anno e mezzo in cui abbiamo dovuto utilizzare tutti i possibili ammortizzatori sociali, creandone anche di nuovi per aiutare i lavoratori che a causa del covid sono rimasti fermi e garantire loro comunque uno stipendio. C’è stato il blocco dei licenziamenti e credo che sarà prorogato ancora per qualche mese. Dopo di che è evidente che la situazione occupazionale, soprattutto per ciò che riguarda chi aveva contratti a tempo determinato e per le donne, è molto preoccupante e occorre intervenire.
Abbiamo la grande occasione del Recovery Fund e degli investimenti che possono creare nuovo lavoro. Abbiamo fatto la scelta come PD di insistere affinché nel Recovery Plan ci fossero delle clausole che garantissero una forte attenzione alle donne e ai giovani e, quindi, quote importanti di assunzioni di donne e giovani dentro ai progetti che si richiamano al PNRR.
È evidente che dobbiamo lavorare per accelerare gli investimenti e così costruire nuovi posti di lavoro.

I soldi del Recovery Fund non sono stati ancora dati a nessuno e l’Italia ha appena presentato il piano di investimenti, insieme a Francia, Germania e i primi soldi verranno elargiti a fine maggio.
Per il resto, per aiutare i lavoratori, in questo anno e mezzo sono stati messi oltre duecento miliardi dal nostro Paese: abbiamo sforato il bilancio e fatto debito per riuscire a dare una mano ai lavoratori che ne avevano bisogno.
Adesso credo che i soldi ci siano e dobbiamo imparare a spenderli. L’Italia è un Paese che, anche quando i soldi ci sono, fa fatica a spenderli e, quindi, dobbiamo fare le riforme che chiede l’Europa per ottenere le risorse del Recovery Fund.

Il Governo Draghi ha fatto bene, ha fatto quello che doveva e ha proseguito sulla strada già avviata. Abbiamo ottenuto, facendo una battaglia insieme ad altri Paesi europei, la possibilità che finalmente l’Europa finanziasse la ripresa e la ripartenza dei Paesi membri, a debito e mettendo tutoli europei.
Con il Governo precedente, siamo il Paese che ha ottenuto la maggiore quota di Recovery Fund; adesso il Governo Draghi sta facendo un lavoro importante, insieme al Parlamento, per definire le priorità e i progetti da presentare a Bruxelles.

Dopo la richiesta del Presidente della Repubblica, stiamo sostenendo un Governo che ha lo scopo di fare il Recovery Plan e la campagna vaccinale.
Nei mesi precedenti, con i vari decreti ristori e sostegni, abbiamo già stanziato oltre 200 miliardi trovati con lo scostamento di bilancio. C’era il problema di far fronte all’emergenza e per quello abbiamo liberato tante risorse. Adesso c’è da lavorare per la ripresa e la ripartenza e per questo abbiamo lavorato in Europa affinché ci fosse questa opportunità del Recovery Fund.

C’è da affrontare il grande tema del rilancio e della ripresa dell’economia, che ha molto sofferto, e c’è un grande problema, perché dobbiamo sapere che in questo anno e mezzo le differenze sociali e le distanze sociali si sono molto allargate e si è ampliata la fascia delle persone che hanno bisogno di lavoro, di sostegno e non bisogna lasciar fuori queste persone che soffrono dalla riflessione che stiamo facendo.

Video dell'intervista»

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