Non roviniamo la sanità in Martesana

“Ma ora non sono ammesse distrazioni e scelte che vadano a danno di questi presidi territoriali”, aggiungono subito.
“Ci risulta che gli amministratori uscenti dell’Asst abbiano, nei fatti, contraddetto le scelte programmate o non si occupino adeguatamente di alcuni presidi, in particolare del Pot di Vaprio, che deve essere dotato anche di posti letto di cure subacute ad alta intensità”, aggiungono i due esponenti dem. Per questo nel loro atto chiedono all’attuale assessore Moratti “se e come intenda dare indicazioni per una realizzazione compiuta del Pot di Vaprio d’Adda e valorizzare il Presst di Gorgonzola; a che punto sia la concreta realizzazione del centro di riabilitazione pubblico-privato di Cassano d’Adda, prevedendo un adeguato potenziamento di personale e attrezzature; come si intenda dotare i presidi per acuti di Melzo e Cernusco sul Naviglio di tutte le risorse necessarie, ad esempio, le tecnologie per la diagnostica, la piattaforma di attività specialistiche, con una adeguata presenza di personale; quando e come si intenda recuperare il ritardo nell’emanazione delle norme che consentano l’avvio di una nuova stagione di Piani di zona e una integrazione tra servizi sociali e sanitari”.
In attesa della sospirata riforma della legge regionale 23 del 2015, che regola la sanità della Lombardia, i due consiglieri Pd sollecitano un reale potenziamento della sanità territoriale: “L’area della Martesana ha sempre dimostrato di avere un’ottima rete di amministratori locali e per lo sviluppo positivo della sanità territoriale è fondamentale che la loro voce venga ascoltata e che i sindaci vengano coinvolti nelle scelte di sanità territoriale. Speriamo che la nuova legge regionale dia loro un ruolo significativo”.
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