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L'insegnamento dei giusti

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaIl magistrato Rocco Chinnici, gli uomini e le donne della Guardia Costiera, l'eritrea Alganesh Fessaha, l'ex sindaco turco di Aleppo Mehmet Gelal Bey, l’avvocatessa siriana Razan Zaitouneh,il giovane pacifista siriano Ghayath Mattar. Sono questi i sei "giusti" cui è stato dedicato un cippo nella cerimonia promossa dal Sindaco Pisapia e da Gabriele Nissim di Gariwo.
Sei storie grandissime di cui molte vengono da Paesi in cui sono in corso durissimi conflitti e noi crediamo siano destinati alla perenne dittatura, invece ci dimostrano che anche in quei luoghi ci sono tante testimonianze di persone che resistono e lottano senza odio.
Pensiamo alla storia dell'ex sindaco turco di Aleppo che nel 1915 salvò dal genocidio migliaia di armeni, soprattutto bambini, disobbedendo agli ordini del suo governo. Nel centenario del genocidio armeno, la figura del sindaco di Aleppo si staglia imponente, quasi a testimoniare, oggi, il martirio della meravigliosa città siriana, trasformata in un cumulo di macerie.
Dalla Siria vengono gli altri due giusti di Gariwo: l’avvocatessa Razan Zaitouneh, che denunciava le infamie della guerra civile, sequestrata da un gruppo jihadista, di lei non si hanno più notizie. In sua rappresentanza c'era la sorella. Accanto, il giovane pacifista Ghayath Mattar, che all’inizio della rivolta araba siriana lottava per il diritto a una società più rispettosa dei diritti di ciascuno. Era un alfiere della battaglia per la democrazia ed è stato risucchiato dal vortice di violenza: arrestato, torturato, è caduto da martire.
E ancora, più vicino a noi, gli uomini e le donne della Guardia costiera, che rischiano la vita per soccorrere chi fugge dalla guerra, dalla fame e dai cimiteri della dignità. Recentemente hanno salvato i 900 profughi abbandonati per giorni nella stiva di una carretta del mare, lasciata in balia delle onde. Rocco Chinnici, rappresentato dai figli Caterina e Giovanni, creatore del primo pool antimafia, ammazzato dai sicari di Cosa nostra nel 1983. E' stato il primo a intuire come andava organizzata la lotta alla mafia e ad andare nelle scuole ad insegnare la legalità.
Infine Alganesh Fessaha, di origine eritrea, che ha soccorso i migranti in Africa e a Lampedusa, con la sua ong Ghandi ha salvato moltissime persone dal traffico di esseri umani e ha toccato il tema del traffico di organi.
Bellissime e toccanti storie che devono davvero essere di esempio per tutti noi.

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