Nasce Child Guarantee, la garanzia per i bambini

Articolo di Patrizia Toia.

Oggi la Commissione Ue ha presentato la strategia e le linee guida di un progetto che mi ha sempre vista coinvolta in prima linea, a difesa dei diritti di tutte e tutti i bambini.
Sto parlando di Garanzia per l'infanzia (Child Guarantee), l'iniziativa promossa dalle istituzioni europee, in collaborazione con UNICEF e tante altre realtà, a supporto di un piano per contrastare la povertà infantile e garantire l'accesso gratuito ai servizi essenziali ai bambini più vulnerabili. Dall'alimentazione sana a un'assistenza sanitaria adeguata, dall'istruzione ai servizi educativi per la prima infanzia, al diritto di vivere in un'abitazione dignitosa.
Questo è uno dei progetti cardine del Pilastro europeo dei diritti sociali, con cui si vuole mettere in campo risorse e strumenti per sostenere le famiglie più povere e scongiurare gli effetti più devastanti della malnutrizione ad esempio, così come dell'esclusione sociale, soprattutto con un'epidemia globale in corso.
Entro sei mesi, i governi dell'UE dovranno presentare piani d'azione nazionali che spieghino in dettaglio come raggiungeranno questi obiettivi.
Tra le misure indicate, ci sono soprattutto quelle rivolte ai gruppi di bambini più fragili, come i minori con disabilità, quelli di origine straniera, migranti e rifugiati, minori appartenenti a minoranze etniche, in particolare rom, e bambini che vivono in condizioni socio-economiche ed abitative precarie.
Entro sei mesi dall'adozione del provvedimento, saranno istituiti dei coordinatori nazionali, responsabili per l'elaborazione di piani pluriennali di azione e per il monitoraggio dell'attuazione della Garanzia per l'Infanzia.
Sono sei i settori maggiormente coinvolti: la partecipazione dei minori alla vita democratica dell'Ue, l'inclusione socio-economica, il contrasto a tutte le forme di violenza contro i minori, la digitalizzazione, l'elaborazione di un sistema giudiziario adatto ai bambini, nonché la dimensione globale della strategia che guarda ai minori che vivono la realtà di conflitti e crisi umanitarie.
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