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Sostegno ai lavoratori

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a 7Gold.

È stato un anno difficilissimo. Abbiamo assistito ad una tragedia a cui le nostre generazioni non erano abituate. Ieri è stata approvata in Senato l'istituzione della Giornata in ricordo delle vittime del covid, proprio perché questa tragedia non venga dimenticata, con tutto quello che comporta. Innanzitutto, la necessità di sapere che la cura e gli esiti drammatici sono possibili e, quindi, c'è bisogno che tutti i Paesi si apprestino con sistemi sanitari efficaci e efficienti per evitare che situazioni come questa possano risuccedere.

È evidente che siamo nel pieno di un'altra fase della pandemia. A questo punto bisogna continuare a fronteggiare il virus come abbiamo fatto in questi mesi, con chiusure e con attenzione e rispetto delle regole.
Questa volta la prospettiva che deriva dalla possibilità dei vaccini ci fa vedere la luce in fondo al tunnel.
Purtroppo siamo di fronte ad un virus molto aggressivo e le varianti sono più contagiose. Dobbiamo continuare a mantenere le norme di comportamento.
Visto che siamo costretti a chiudere di nuovo molte attività, con il Decreto Sostegni, il Governo dovrebbe essere in grado di mettere in campo misure che garantiscano i ristori necessari per dare una mano alle attività che hanno dovuto chiudere e che sono state penalizzate da questa crisi.
Riguardo alle scuole e all'aiuto alle famiglie, è evidente che bisogna intervenire. I fondi per aiutare le famiglie saranno anche retroattivi per garantire la possibilità della cura dei figli. C'è anche un ramo del Recovery Plan che mira a realizzare molte più strutture e asili nido perché questo problema, che è esploso con il covid, c'è da sempre. In Italia, il lavoro femminile ha percentuali bassissime rispetto agli altri Paesi perché mancano i servizi, che invece vanno garantiti alle mamme per consentire che continuino a lavorare.

Su Alitalia la Lega presenta un quadro non realistico.
L'agonia di Alitalia è cominciata quando la Lega e il Governo di centrodestra hanno stracciato il percorso che doveva portare a un patto di Alitalia con Air France, che sicuramente avrebbe consentito di evitare che si arrivasse a questa situazione.
Non sono mai stati dati soldi a pioggia dai Governi precedenti: per Alitalia è sempre stato fatto un piano industriale e si è sempre cercato anche sul mercato, come sta facendo anche ora il Ministro Giorgetti, di trovare la possibilità di vendere quote di Alitalia ad altre compagnie aeree per avere un mercato più grande e salvare anche la compagnia di bandiera.
Oggi in tutto il sistema aeroportuale c'è un problema legato alla pandemia perché non si vola più. È un problema delle compagnie aeree e del sistema aeroportuale. Si è intervenuti e credo che si debba continuare a intervenire.
Sarebbe bene evitare la litania per cui, di fronte a ogni problema, si spiega che ci sono differenze da come si affrontavano le cose prima a adesso che è arrivata la Lega nel Governo: non ci sono differenze nell'affrontare la pandemia e neanche su altro. Lavoriamo tutti insieme per il Paese e smettiamo di mettere le bandierine.

Rispetto ai servizi sociali di sostegno alle persone in difficoltà, c’è un intervento nel Decreto Sostegni per gli Enti Locali. Dovrebbero essere 3 i miliardi che vengono dati a Comuni e Regioni per intervenire direttamente a sostegno di chi è in difficoltà e per salvare i bilanci, consentendo così di non dover tagliare i servizi sociali, che invece andrebbero incrementati. C’è anche la scelta di prorogare il reddito di emergenza e modificare il reddito di cittadinanza per dare più sostegno alle fasce più deboli.
I dati indicano che c’è stato uno scivolamento di tante famiglie del ceto medio in povertà, ma voglio ricordare che questa è anche una fase in cui si stanno allargando le diseguaglianze nel Paese. A fronte di questo dato, infatti, altri indicatori mostrano che i risparmi pro capite sono aumentati perché le famiglie che hanno mantenuto il reddito in questo anno hanno potuto risparmiare di più, visto l’impedimento che molti hanno avuto a fare molte cose. Da questo punto di vista si è allargata la forbice che già c’era prima tra garantiti e non garantiti.

Bene che la Lega abbia cambiato idea sui condoni. Penso che uno dei passaggi più importanti di Draghi alle Camere sia stato quello di chiarire che bisogna fare una riforma fiscale per garantire la progressività e chi ha di più deve dare di più e chi ha di meno deve essere aiutato. Chiarendo che una parte fondamentale della riforma fiscale deve essere quella della lotta all’evasione e su questo tema, questo Governo, come già il precedente, si impegnerà molto. Questo è un grande problema del nostro Paese: sono cento miliardi che vengono evasi all’anno e su questo abbiamo bisogno di fare giustizia e recuperare risorse.
Il Governo, quindi, non farà alcun condono. Ci sono dei soldi che lo Stato dovrebbe ricevere ma siccome non c’è più chi deve dare quei soldi non potrà riceverli. La lotta all’evasione fiscale e il fatto che tutti devono pagare le tasse è un tema centrale per noi e per tutto il Governo.

Ci stiamo occupando molto anche dei lavoratori dipendenti. Il Decreto Sostegni credo che prorogherà in parte il blocco dei licenziamenti e prorogherà la cassa integrazione. È sbagliato, quindi, dire che in questi anni non è cambiato niente.
Le pensioni non sono state rivalutate ma i salari dei lavoratori dipendenti sono stati molto sostenuti dal taglio del cuneo fiscale. Molti lavoratori dipendenti hanno trovato tra gli 80 e i 100 euro in più in busta paga in questi anni grazie alle misure prese per tagliare l’imposizione fiscale sui salari. Non è vero quindi che non ce ne siamo occupati.
Il problema è che oggi, di fronte alla pandemia, bisogna difendere il lavoro ma chi lavora e chi ha la pensione, nonostante i livelli di reddito siano insufficienti, è più garantito di molti altri che il lavoro lo perdono e non hanno garanzie.
Ci sono condizioni di lavoro molto diverse tra chi è dipendente e chi è autonomo, anche di garanzie e di opportunità. L’importante è rispettare le regole fiscali e di comportamento. Credo che sia necessario recuperare senso civico, senso dello Stato e fare ognuno la propria parte per sostenere il Paese. Ci vuole grande rispetto per chi esce di casa la mattina e va a timbrare il cartellino in fabbrica così come ci vuole grande rispetto per chi esce e va ad alzare la saracinesca del proprio negozio, soprattutto in questo periodo, o per chi fa un lavoro che si deve conquistare ogni giorno con la propria competenza. Non ha senso una divisione tra lavoratori: la divisione deve essere tra chi rispetta le regole, la legge, chi paga le tasse e chi invece non lo fa. Questa è una differenza fondamentale.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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