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Nei quartieri noi ci siamo

Scritto da Fabrizio Fagnani.

Fabrizio FagnaniIntervista di Repubblica a Fabrizio Fagnani, Segretario del Circolo PD di Rogoredo.

Oltre lo «smarrimento» causato dalle dimissioni di Zingaretti, a fare ancora più male «è stato sentire raccontare il partito come senz'anima, distante dal territorio. E stato ingiusto e ingeneroso per la base. Questo è il momento di rivendicare con orgoglio il lavoro di tanti militanti che vivono la politica come servizio civile e si considerano sentinelle dei disagi delle persone. E quello che facciamo a Milano, domandandoci come possiamo aiutare le persone concretamente, con pragmatismo». Lo dice Fabrizio Fagnani, il segretario del circolo di Rogoredo, che di anni ne ha 68 e prima della «meritata» pensione si occupava di assicurazioni per una grossa azienda.
Lui, la "ditta" la frequenta dal 1972, dai tempi del PCI. E no, racconta, «non ci voleva né la caduta del governo né le dimissioni di Zingaretti che hanno lasciato tutti a bocca aperta, non in questo momento già complicato». Letta, spiega Fagnani, lo conosce da tempo.
«E una brava persona, ma non ha un compito facile». Che cosa dovrebbe fare? «Guardi, qua da noi non la pensiamo tutti allo stesso modo, ma sulle cose concrete, quando c'è da fare, ci siamo. E quello che è mancato a livello nazione: di fronte ai problemi della gente bisogna trovare soluzioni. Le faccio un esempio piccolissimo. Quando a Rogoredo è andato via il medico di base ci siamo messi a raccogliere firme e siamo riusciti a farne nominare subito un altro. Quello che facciamo a Milano dovrebbero farlo anche i romani».
Sono loro la base. Sono loro i circoli da cui il neo segretario ha promesso di ripartire. A distanza, collegati come ormai avviene da un anno, in questi giorni tutti si riuniranno per discutere dell'ultimo passaggio.
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