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Commento ad episodi di questi giorni

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoAlcune dichiarazioni di Emanuele Fiano.
I comportamenti del consigliere provinciale Massimo Turci in occasione della commemorazione dell’omicidio di Sergio Ramelli, così come riportati dagli organi di stampa, violano la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista". Chiediamo al ministro Alfano di intervenire per fare chiarezza su tali comportamenti che non possono essere in nessun modo tollerati.
Da diversi anni la cerimonia di commemorazione dell’uccisione del giovane militante del Fronte della gioventù, per mano di un nucleo della sinistra extraparlamentare avvenuta nel 1975, assume le caratteristiche di una marcia paramilitare abbondantemente adornata di simboli dell’iconografia fascista. Quest’anno ha partecipato anche il consigliere Massimo Turci, ex capogruppo Pdl in Provincia di Milano e oggi del gruppo Fratelli di Italia, che avrebbe tenuto un discorso con chiari riferimenti al regime fascista scandito da numerosi saluti romani. Tutto ciò è inaccettabile; chiediamo al governo di verificare stigmatizzare tali episodi.

Esprimo al ministro Cecile Kyenge la mia solidarietà per l'ignobile striscione esposto a Macerata dal movimento fascista Forza Nuova. Oltre alla solidarietà, però, esprimo la mia forte preoccupazione per il continuo aumento di manifestazioni di chiara marca fascista, discriminatoria e razzista in tutto il Paese. Il testo del comunicato di Forza Nuova, come quando, per esempio, cita gli immigrati come "elemento alieni alla nostra cultura" certifica la politica razzista di cui Forza Nuova si fa portatrice. Ho presentato proprio in questi giorni la proposta di revisione della legge Mancino per permettere una più significativa battaglia legale contro ogni forma di diffusione di idee razziste o discriminatorie. Mi auguro che nel frattempo la magistrature agisca efficacemente contro ogni singolo episodio che mina alla base i principi della nostra convivenza civile.

Video dell'intervento di Emanuele Fiano alla Camera dei Deputati sugli eventi di Milano.
La terribile tragedia avvenuta a Milano di un uomo inseguito e ucciso in strada a picconate e di altri due feriti gravissimi terrorizza e sgomenta tutti noi che non riusciamo a darci risposte di fronte a tanto orrore. Esprimo a nome personale e del Partito Democratico la più profonda solidarietà e vicinanza alle famiglie vittime del terribile evento. La politica in queste ore ha il dovere di non fomentare ulteriore violenza anche verbale.
L’accusa di istigazione a delinquere, scagliata da Matteo Salvini contro il ministro Cecilie Kyenge per il terribile omicidio di oggi a Milano, è un accusa vergognosa che respingiamo al mittente, proferita da chi ha governato questo paese, la regione Lombardia e la città di Milano per anni anni senza risolvere mai nessuno dei grandi problemi connessi al tema dell’immigrazione. A nessuno è permesso speculare su un singolo episodio dimenticando la lunga serie di omicidi, che in questo paese non sono stati certo opera di immigrati clandestini. Il ministro Kyenge è già da settimane nel mirino di gruppi e movimenti neofascisti e razzisti, chi lega il suo nome al terribile omicidio di oggi come fa Salvini si prende responsabilità non indifferenti.

La campagna web di Forza Nuova "L'immigrazione uccide" fomenta l'odio contro gli immigrati associando i drammatici fatti di cronaca recente, che tutta l'Italia civile condanna senza appello, al dibattito politico aperto in questo paese da anni, su quali leggi applicare per disciplinare l'immigrazione e tutelare i diritti di ciascuno. Come e' noto, i fatti di Milano nulla hanno a che vedere con il dibattito sullo ius soli e il reato di immigrazione clandestina. Chiederò al ministro Alfano, con una interrogazione urgente, di far verificare l'attività di questo noto gruppo di estrema destra, anche alla luce di queste dichiarazioni e della legislazione vigente che vieta la diffusione di idee discriminatorie e razziste.
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