Cancellate le norme Salvini che creano clandestinità e illegalità
Intervento in Senato di Franco Mirabelli in dichiarazione di voto sulla modifica ai Decreti Sicurezza (video).
Dichiaro subito il voto favorevole del Partito Democratico alla fiducia al Governo e a questo provvedimento.
Si tratta di un provvedimento importante che contiene anche norme importanti su altre questioni, come ad esempio le norme per impedire l’ingresso in carcere di telefoni abusivi o quelli che danno più strumenti al Garante per tutelare non solo i detenuti ma anche chi è istituzionalizzato nelle RSA.
È chiaro, però, che questo provvedimento contiene soprattutto misure per governare meglio, con giustizia e umanità l’immigrazione; un fenomeno con cui tutte le società occidentali si confrontano e si dovranno confrontare per ragioni demografiche, sociali e di squilibri internazionali.
Capite che, se è così, una parte importante della discussione fatta in questi giorni non ha senso.
Se è così, il tema non è dividersi tra chi vuole aprire e chi vuole chiudere.
Nessuno vuole aprire o aumentare l’immigrazione, come sta dicendo il centrodestra. E nessuno è stato capace di chiudere, come sta dicendo la Lega.
Il tema non è chi vuole o non vuole i clandestini. Tutti non vogliamo i clandestini.
Il vero punto, la vera differenza è tra chi vuole agitare i problemi e chi invece vuole governarli.
Questo decreto, che è voluto da tutta la maggioranza - e ringrazio i Cinque Stelle per aver onorato un impegno - cancella norme contenute in due decreti che non hanno prodotto nulla di buono ma sono serviti per fare propaganda; sono stati il manifesto di chi pensa ad indicare un nemico su cui scaricare paure e preoccupazioni.
Nessun problema di criminalità, disordine e clandestinità è stato risolto, anzi, noi oggi interveniamo per cambiare provvedimenti che hanno cambiato in peggio e umiliato uomini e donne che già sono qui, che già risiedevano in Italia anche se sono venuti da altri Paesi.
Si è chiusa una parte importante del sistema di accoglienza e di integrazione, lasciando abbandonati sul nostro territorio migliaia di persone, che sul nostro territorio avevano diritto a restare.
Si sono tolti i permessi umanitari a persone integrate che, grazie a quei permessi, potevano lavorare e mantenere la famiglia.
Si è portato a 4 anni il tempo necessario per l’accoglimento della domanda di cittadinanza per chi vive qui.
Queste norme hanno aumentato illegalità, la clandestinità, la precarietà. Altro che rispettare chi ha davvero bisogno, chi lavora e chi vuole integrarsi!
Avete consegnato all’illegalità migliaia di persone!
L’idea di fondo era quella che bisognava trattare male le persone che sono qui per evitare che altri siano invogliati a venire in Italia. Secondo alcuni del centrodestra, le persone che decidono di partire, attraversare il deserto, mettersi nelle mani di schiavisti o scafisti, rischiare di morire in mare, lo fanno perché vedono la televisione o perché il nostro Paese rispetta i principi di umanità ma non è così. Le persone partono perché sono disperate e neanche quei rischi le possono fermare.
Poi c’è l’altra parte. Gli altri nemici da esporre alla rabbia degli italiani: le ONG; le organizzazioni che hanno la colpa di salvare le persone in mare.
Il centrodestra ha detto che bisogna colpirle perché sono alleati degli scafisti ma ci sono decine di inchieste che dicono che non è vero ma lo si racconta lo stesso perché a qualcuno bisogna dare la colpa e non si può darla alla fame, alle guerre, alle dittature. Serve un nemico più vicino, che ha l’unica colpa di salvare le vite di persone sgradite.
Poi c’è la realtà. I decreti Salvini non sono serviti a risolvere neanche uno dei problemi che sono stati elencati nell’Aula del Senato durante la discussione dall’opposizione, anzi, come dicevo, hanno reso più deboli l’integrazione sul territorio e il controllo.
Questi decreti non hanno reso gli italiani più sicuri.
Non è che se non si parla continuamente di immigrati tenuti in una nave vuol dire che il problema dell’immigrazione non si risolva e, invece, se si parla tutti i giorni di navi tenute al largo con gli immigrati è perché si sta risolvendo il problema dell’immigrazione.
Gli auditi stessi durante i lavori delle Commissioni e una parte di quest’Aula hanno descritto una situazione di degrado, di difficile integrazione; hanno parlato della situazione alla Stazione Termini, degli sbarchi aumentati.
Ricordo che tutto ciò, fino a ottobre, è accaduto mentre erano in vigore i decreti Salvini. Fino a ottobre, infatti, quei decreti erano ancora in vigore.
O i decreti Salvini non risolvono i problemi, quindi, oppure funzionano solo se sono Ministri degli Interni quelli della Lega e non altri. Ma non mi risulta che i giudici, le forze dell’ordine e le amministrazioni non applichino le leggi in vigore a seconda di qual è il Ministro o le applichino in altri casi.
D’altra parte è molto complicato governare l’immigrazione e dovrebbe saperlo il centrodestra perché, chi oggi denuncia una situazione difficile, è anche l’autore di tutte le norme che intervengono in materia di immigrazione, dai decreti Salvini alla Bossi-Fini.
Siete voi gli autori delle leggi che sono in vigore!
Non basta agitare i problemi, quindi, serve lavorare con l'Europa.
Le dichiarazioni della Presidente Von Der Leyen sul fatto che l'immigrazione è un problema europeo e non dei singoli Paesi di confine, insieme all'impegno di rivedere il Trattato di Dublino, sono risultati ottenuti dall'Italia.
Serve fare accordi con i Paesi di provenienza, come ha fatto il Ministro Lamorgese con la Tunisia.
Ricordo che da quel giorno sono stati fatti 1.664 rimpatri.
Vanno fatti i rimpatri, appunto, così come ha fatto il ministro Lamorgese.
Nei primi otto mesi del 2019 (credo ci fosse un altro Ministro) sono stati fatti 541 rimpatri al mese; negli altri quattro mesi, con questo Governo, sono stati fatti 651 rimpatri al mese, a testimonianza del fatto che non è sulla legalità la differenza tra noi, ma sull'umanità.
E siamo anche d'accordo sul fare entrare legalmente solo chi vuole lavorare.
Ma oggi non è possibile entrare legalmente in questo Paese per un immigrato.
Non c'è la sicurezza, se si viene meno ai principi di umanità.
C'è sicurezza se questo fenomeno viene governato, non agitato e utilizzato per alimentare consenso sulla pelle delle persone.
Noi cerchiamo di governarlo.
Speriamo che anche il centrodestra e i cittadini capiscano che il tema è questo: governare l'immigrazione, non agitarla. Agitandola, e con disumanità, si creano solo più problemi di quelli che si pretende di risolvere.
Dichiaro subito il voto favorevole del Partito Democratico alla fiducia al Governo e a questo provvedimento.
Si tratta di un provvedimento importante che contiene anche norme importanti su altre questioni, come ad esempio le norme per impedire l’ingresso in carcere di telefoni abusivi o quelli che danno più strumenti al Garante per tutelare non solo i detenuti ma anche chi è istituzionalizzato nelle RSA.
È chiaro, però, che questo provvedimento contiene soprattutto misure per governare meglio, con giustizia e umanità l’immigrazione; un fenomeno con cui tutte le società occidentali si confrontano e si dovranno confrontare per ragioni demografiche, sociali e di squilibri internazionali.
Capite che, se è così, una parte importante della discussione fatta in questi giorni non ha senso.
Se è così, il tema non è dividersi tra chi vuole aprire e chi vuole chiudere.
Nessuno vuole aprire o aumentare l’immigrazione, come sta dicendo il centrodestra. E nessuno è stato capace di chiudere, come sta dicendo la Lega.
Il tema non è chi vuole o non vuole i clandestini. Tutti non vogliamo i clandestini.
Il vero punto, la vera differenza è tra chi vuole agitare i problemi e chi invece vuole governarli.
Questo decreto, che è voluto da tutta la maggioranza - e ringrazio i Cinque Stelle per aver onorato un impegno - cancella norme contenute in due decreti che non hanno prodotto nulla di buono ma sono serviti per fare propaganda; sono stati il manifesto di chi pensa ad indicare un nemico su cui scaricare paure e preoccupazioni.
Nessun problema di criminalità, disordine e clandestinità è stato risolto, anzi, noi oggi interveniamo per cambiare provvedimenti che hanno cambiato in peggio e umiliato uomini e donne che già sono qui, che già risiedevano in Italia anche se sono venuti da altri Paesi.
Si è chiusa una parte importante del sistema di accoglienza e di integrazione, lasciando abbandonati sul nostro territorio migliaia di persone, che sul nostro territorio avevano diritto a restare.
Si sono tolti i permessi umanitari a persone integrate che, grazie a quei permessi, potevano lavorare e mantenere la famiglia.
Si è portato a 4 anni il tempo necessario per l’accoglimento della domanda di cittadinanza per chi vive qui.
Queste norme hanno aumentato illegalità, la clandestinità, la precarietà. Altro che rispettare chi ha davvero bisogno, chi lavora e chi vuole integrarsi!
Avete consegnato all’illegalità migliaia di persone!
L’idea di fondo era quella che bisognava trattare male le persone che sono qui per evitare che altri siano invogliati a venire in Italia. Secondo alcuni del centrodestra, le persone che decidono di partire, attraversare il deserto, mettersi nelle mani di schiavisti o scafisti, rischiare di morire in mare, lo fanno perché vedono la televisione o perché il nostro Paese rispetta i principi di umanità ma non è così. Le persone partono perché sono disperate e neanche quei rischi le possono fermare.
Poi c’è l’altra parte. Gli altri nemici da esporre alla rabbia degli italiani: le ONG; le organizzazioni che hanno la colpa di salvare le persone in mare.
Il centrodestra ha detto che bisogna colpirle perché sono alleati degli scafisti ma ci sono decine di inchieste che dicono che non è vero ma lo si racconta lo stesso perché a qualcuno bisogna dare la colpa e non si può darla alla fame, alle guerre, alle dittature. Serve un nemico più vicino, che ha l’unica colpa di salvare le vite di persone sgradite.
Poi c’è la realtà. I decreti Salvini non sono serviti a risolvere neanche uno dei problemi che sono stati elencati nell’Aula del Senato durante la discussione dall’opposizione, anzi, come dicevo, hanno reso più deboli l’integrazione sul territorio e il controllo.
Questi decreti non hanno reso gli italiani più sicuri.
Non è che se non si parla continuamente di immigrati tenuti in una nave vuol dire che il problema dell’immigrazione non si risolva e, invece, se si parla tutti i giorni di navi tenute al largo con gli immigrati è perché si sta risolvendo il problema dell’immigrazione.
Gli auditi stessi durante i lavori delle Commissioni e una parte di quest’Aula hanno descritto una situazione di degrado, di difficile integrazione; hanno parlato della situazione alla Stazione Termini, degli sbarchi aumentati.
Ricordo che tutto ciò, fino a ottobre, è accaduto mentre erano in vigore i decreti Salvini. Fino a ottobre, infatti, quei decreti erano ancora in vigore.
O i decreti Salvini non risolvono i problemi, quindi, oppure funzionano solo se sono Ministri degli Interni quelli della Lega e non altri. Ma non mi risulta che i giudici, le forze dell’ordine e le amministrazioni non applichino le leggi in vigore a seconda di qual è il Ministro o le applichino in altri casi.
D’altra parte è molto complicato governare l’immigrazione e dovrebbe saperlo il centrodestra perché, chi oggi denuncia una situazione difficile, è anche l’autore di tutte le norme che intervengono in materia di immigrazione, dai decreti Salvini alla Bossi-Fini.
Siete voi gli autori delle leggi che sono in vigore!
Non basta agitare i problemi, quindi, serve lavorare con l'Europa.
Le dichiarazioni della Presidente Von Der Leyen sul fatto che l'immigrazione è un problema europeo e non dei singoli Paesi di confine, insieme all'impegno di rivedere il Trattato di Dublino, sono risultati ottenuti dall'Italia.
Serve fare accordi con i Paesi di provenienza, come ha fatto il Ministro Lamorgese con la Tunisia.
Ricordo che da quel giorno sono stati fatti 1.664 rimpatri.
Vanno fatti i rimpatri, appunto, così come ha fatto il ministro Lamorgese.
Nei primi otto mesi del 2019 (credo ci fosse un altro Ministro) sono stati fatti 541 rimpatri al mese; negli altri quattro mesi, con questo Governo, sono stati fatti 651 rimpatri al mese, a testimonianza del fatto che non è sulla legalità la differenza tra noi, ma sull'umanità.
E siamo anche d'accordo sul fare entrare legalmente solo chi vuole lavorare.
Ma oggi non è possibile entrare legalmente in questo Paese per un immigrato.
Non c'è la sicurezza, se si viene meno ai principi di umanità.
C'è sicurezza se questo fenomeno viene governato, non agitato e utilizzato per alimentare consenso sulla pelle delle persone.
Noi cerchiamo di governarlo.
Speriamo che anche il centrodestra e i cittadini capiscano che il tema è questo: governare l'immigrazione, non agitarla. Agitandola, e con disumanità, si creano solo più problemi di quelli che si pretende di risolvere.
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