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Messori e altri Farisei

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiL’articolo vigliacchetto ed obliquo di Vittorio Messori comparso sul “Corriere della sera” del 24 dicembre è indicativo di un clima che si sta creando, a maggior ragione se si pensa che l’autore ha ammesso di averlo scritto su sollecitazione di altri: escludendo che questi “altri” siano la direzione del Corriere (che ha comunque la gravissima responsabilità di aver pubblicato simile spazzatura) è da pensare che i committenti di Messori siano in certe alte sfere vaticane o della CEI che poco amano papa Francesco e le sue scelte pastorali e dottrinarie.
Da questo punto di vista lo scrittore torinese è pienamente rappresentativo di che cosa sia stato il mainstream di certo cattolicesimo negli ultimi quarant’anni, con i suoi libercoli pieni di sangue di San Gennaro, lacrime della Madonna, gambe tagliate e ricresciute e tutto il ciarpame devozionistico che serve ad alimentare la più crassa superstizione spacciandola per religiosità popolare, facendone una delle armi più potenti per il progetto restauratore ed anticonciliare che è in corso almeno dal 1978 in poi.

Con scarsa vocazione alla modestia Messori si è presentato sempre come il confidente degli ultimi due Pontefici: Francesco invece lo ignora, e questo punge la sua vanità offesa spingendolo a scrivere un articolo come quello della Vigilia che nel suo dire e non dire ha tutta l’apparenza di un avvertimento di stile mafioso scritto oltretutto per conto terzi.
Mai come adesso coloro che hanno a cuore la causa del Vangelo di Gesù debbono prendere atto del dono straordinario che lo Spirito ha fatto alla Sua Chiesa con questo Papa, e debbono difenderlo e sostenerlo contro gli eredi moderni degli scribi e dei farisei che nella Chiesa non vedono la comunità dei credenti in Cristo ma uno strumento di potere e di guadagno personali.

Per seguire l'attività di Lorenzo Gaiani: sito web - pagina facebook

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