La lezione della Merkel
Intervento di Alessandro Del Corno.
Se si tiene in considerazione che le misure introdotte in Germania, certo con un sistema sanitario più strutturato e solido del nostro, a seguito dell’inizio pandemia, hanno funzionato molto di più che da noi, riducendo notevolmente il numero dei morti, fanno scalpore le ultime dichiarazioni della cancelliera Merkel, quando annuncia che le misure non hanno funzionato e necessita una chiusura pressoché totale.
Invece in Italia, a seguito di un sistema istituzionale nel rapporto Stato-Regioni ormai quasi spappolato, di un Governo che dall’interno viene minacciato di farlo cadere, dimostrando un “tempismo” fuori dal comune, con un sistema produttivo dove ognuno afferma la sua corporativa priorità e con sindacati che proclamano scioperi anche qui, con una tempistica per usare un eufemismo, alquanto inopportuna, avanti con le zone gialle più o meno generalizzate su tutto il territorio nazionale, con assembramenti già in atto nelle famiglie, nei centri commerciali ed altrove.
Avendo avuto tra l’altro, il numero dei morti più alto d’Europa e con un numero di morti giornalieri che ancora fa tremare le vene ai polsi.
Povera Italia!
Se si tiene in considerazione che le misure introdotte in Germania, certo con un sistema sanitario più strutturato e solido del nostro, a seguito dell’inizio pandemia, hanno funzionato molto di più che da noi, riducendo notevolmente il numero dei morti, fanno scalpore le ultime dichiarazioni della cancelliera Merkel, quando annuncia che le misure non hanno funzionato e necessita una chiusura pressoché totale.
Invece in Italia, a seguito di un sistema istituzionale nel rapporto Stato-Regioni ormai quasi spappolato, di un Governo che dall’interno viene minacciato di farlo cadere, dimostrando un “tempismo” fuori dal comune, con un sistema produttivo dove ognuno afferma la sua corporativa priorità e con sindacati che proclamano scioperi anche qui, con una tempistica per usare un eufemismo, alquanto inopportuna, avanti con le zone gialle più o meno generalizzate su tutto il territorio nazionale, con assembramenti già in atto nelle famiglie, nei centri commerciali ed altrove.
Avendo avuto tra l’altro, il numero dei morti più alto d’Europa e con un numero di morti giornalieri che ancora fa tremare le vene ai polsi.
Povera Italia!