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Le scelte fatte hanno la finalità di salvaguardare la salute

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a 7Gold.

Nella giornata di ieri ci sono stati quasi 1000 morti.
Il DPCM che è stato presentato non serve per definire ciò che può restare aperto ma contiene norme che servo a salvaguardare la salute dei cittadini e a fare in modo che ciò che è stato costruito in queste settimane di restrizione non venga disperso, come è successo la scorsa estate.
È un Decreto che serve, quindi, a evitare che si facciano feste a Natale e Capodanno se non sono tra persone conviventi, per evitare che riprenda il contagio.
Per lo stesso motivo ci si potrà spostare tra i Comuni di una stessa Regione tranne che nei giorni delle Festività di Natale e Santo Stefano e di Capodanno.
Tutti devono fare sacrifici.
Le scelte sono state fatte pensando alla necessità di ridurre gli spostamenti e evitare le feste.
Credo che il Governo abbia fatto bene ad assumersi questa responsabilità. Le norme possono essere anche impopolari però hanno la finalità di salvaguardare la salute delle persone.

Ieri, alcuni senatori del PD hanno scritto una lettera al Capogruppo Marcucci, ponendo la questione dei ricongiungimenti familiari per fare in modo che non rimanessero da sole persone anziane che magari vivono in un Comune diverso da quello dei loro parenti. Questa questione, però, mi pare sia già stata risolta, senza che venisse cambiato il Decreto, in quanto è stato chiarito che gli spostamenti per questi casi verranno considerati come una necessità.
Personalmente, condivido l’impostazione del Governo perché non credo che ci siano vie di mezzo: o si chiude o non si chiude.
Era necessario creare le condizioni per evitare che si facessero feste tra non conviventi.
Forse è stata fatta la scelta più difficile ma dovrebbe essere la più utile per evitare una ripresa dei contagi. Nelle scorse settimane si è parlato molto della divisione delle Regioni per colori ma denoto che quei provvedimenti ci hanno portato in poco tempo a piegare la curva dei contagi - cosa che non è avvenuta nel resto del mondo - senza chiudere le attività produttive e senza chiudere le scuole per l’infanzia.
La prospettiva è quella di riuscire ad aprire già da gennaio le scuole superiori e ritornare in una situazione di quasi normalità, anche grazie all’inizio della distribuzione del vaccino.
Penso, quindi, che bisogna stare attenti a non sbagliare in questi giorni di feste e fa bene il Governo a trarre insegnamento dagli errori fatti la scorsa estate.

L’opposizione ha scelto di fare propaganda anche in questi momenti difficili.
Il DPCM è un atto che si fonda su norme primarie per cui, in una situazione di emergenza, si delega al Presidente del Consiglio la possibilità di fare delle scelte.
La novità di quest’anno è stata che il Governo sia venuto a riferire in Parlamento prima di assumere i provvedimenti. Non è vero, quindi, che il Parlamento non sia stato coinvolto, come dicono le opposizioni.
Resta il fatto che la responsabilità - per lo strumento - è tutta del Presidente del Consiglio e del Governo, nel bene e nel male.
Le norme per le limitazioni personali sono contenute in un Decreto che verrà discusso in Parlamento come tutti gli strumenti di emergenza fatti fino ad ora.
Siccome questo Governo ha ancora la legittimazione del voto parlamentare va avanti: non c’è nessun problema di democrazia.

Io non vedo rischi per la democrazia.
I DPCM sono uno strumento che consente di agire nell’emergenza per prendere provvedimenti rapidi e in questi mesi sia il Presidente della Repubblica che il Presidente della Corte Costituzionale hanno spiegato che se ne sta facendo un utilizzo giusto.
In ogni caso, il Parlamento non è stato esautorato: il Ministro della Salute, che ha firmato le norme insieme al Presidente del Consiglio, è venuto in Parlamento solo pochi giorni fa a spiegare che provvedimenti stavano per prendere e a discutere con deputati e senatori.
L’unico problema per la democrazia del Paese è quando i cittadini vedono le istituzioni e la politica che, invece di occuparsi dei problemi e di costruirsi una credibilità cercando di aiutare a risolvere i problemi, si occupa di altro, di fare propaganda e campagna elettorale.
Non ho ancora sentito una cosa che l’opposizione avrebbe fatto di diverso al posto del Governo per affrontare la situazione ma continua solo a dire da mesi che tutto ciò che fa il Governo è sbagliato.

Siamo sicuramente tutti stanchi e siamo tutti impegnati a evitare che questa situazione si prolunghi oltre ogni limite.
Mi pare, però, di assistere ad una discussione come quella che poi si è tradotta nelle vicende di questa estate, dove si è aperto tutto e le conseguenze le stiamo pagando ancora adesso.
Credo, quindi, che faccia bene il Governo ad assumersi la responsabilità anche di scelte impopolari che però hanno l’obiettivo di tutelare la salute.
Nessuno resterà solo a Natale, in ogni caso.
Probabilmente tutte le Regioni diventeranno zona gialla per Natale, per cui gli spostamenti saranno consentiti e ci sarà la possibilità di andare in altri Comuni per stare vicini alle persone sole.
Per garantire le attività economiche in questi mesi abbiamo già speso 150 miliardi.
Un’opposizione che in questo momento pensa ad agitare i problemi invece che a risolverli, si commenta da sola.

Il Governo si è assunto una responsabilità mettendo al primo posto la tutela della salute dei cittadini.
Si può non essere d’accordo; si può pensare che prima vengano l’economia, le feste di Natale o altro. Prima o poi ci sarà un momento in cui i cittadini potranno esprimere un giudizio sull’operato del Governo.
La scelta che è stata fatta, comunque, è chiara ed è quella di non ripetere gli errori fatti prima dell’estate e di fare in modo che davvero le feste di Natale non diventino un’occasione per una ripresa dei contagi. Questo significa introdurre limitazioni che, oltretutto, sono le stesse che stanno mettendo in campo altri Paesi e in alcuni casi anche minori.
I tantissimi morti che ci sono stati fino ad ora dimostrano la pericolosità del virus.
Le misure che abbiamo assunto nelle scorse settimane, che l’opposizione non ha condiviso, in ogni caso hanno portato ad una riduzione dei contagi netta e significativa e, quindi, è probabile che nelle settimane questo si tradurrà in una diminuzione della pressione sugli ospedali e probabilmente anche ad una diminuzione dei morti.
In ogni caso, nessuno resterà solo a Natale: sarà chiaro il principio di necessità che consentirà anche a Natale alle persone di andare da un Comune all’altro per evitare che alcune persone restino sole.
Sicuramente non saranno né un Natale normale né un Capodanno normale ma abbiamo fatto la scelta di tutelare la salute.
Non si è ancora capito che scelte avrebbe fatto l’opposizione al posto di queste.
O ci si occupa di fare le cose che servono a impedire che il contagio vada avanti, nell’interesse di tutti (salute delle persone e economia), oppure si fa una campagna elettorale permanente dicendo che tutto ciò che fa il Governo è sbagliato.
Il Governo ha la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini, sicuramente non è vero che non sbaglia niente ma bisogna mantenere questa responsabilità come principio di partenza da cui discutere.

Al di là delle discussioni che vogliono alimentare polemiche, come se in questo Paese anche nella fase della pandemia fossimo in una campagna elettorale permanente, mi pare che i cittadini, da come si comportano, dimostrino di aver capito benissimo la situazione e, a prescindere dai DPCM, eviteranno di mettere a rischio gli anziani e i propri cari facendo finta che il virus non ci sia.
La campagna elettorale può essere bella ma adesso dobbiamo affrontare la pandemia.
Per quanto riguarda l’Unione Europea, bisogna sottolineare che molti provvedimenti di cassa integrazione li abbiamo pagati anche grazie al contributo del SURE, che è uno strumento messo a disposizione dall’Unione Europea per gli ammortizzatori sociali.
Ora c’è una discussione aperta sul Recovery Fund: sono tantissimi soldi ed è un fatto straordinario che l’Europa abbia smesso di essere solo vincoli burocratici e si stia facendo carico dei problemi dei cittadini.
Tuttavia, ci sono alcuni Paesi governati da forze non certo affini al Partito Democratico o al nostro Governo che stanno bloccando il Recovery Fund perché non vogliono che quei fondi siano vincolati al rispetto delle regole europee e dello Stato di diritto.
Spero che questa discussione si risolva presto.
C’è comunque un impegno da parte di tutte le altre realtà europee affinché, nel momento in cui questi Paesi mantenessero il veto sul Trattato che porta a dare il Recovery Fund a chi ne ha bisogno, si prenderà atto della loro indisponibilità e si troverà uno strumento per escluderli e consentire all’Europa di svolgere il proprio ruolo, cioè dare una mano alle economie di tutti i Paesi europei.
L’Europa ha cominciato a fare quello che deve. Ci sono forze sovraniste e nazionaliste che non vogliono che l’Europa funzioni ma credo che alla fine vinceremo anche questa battaglia.

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