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Il dopo Expo

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiApprovato l’ordine del giorno Pd che invita la Giunta regionale a rendicontare lo stato di attuazione delle opere infrastrutturali alle commissioni consiliari, definire la presenza di Regione Lombardia all’interno di Expo in correlazione alle risorse in bilancio e accelerare sul dopo Expo, valutando il ruolo di Arexpo per la valorizzazione dell’area.
Il bando per il dopo Expo è andato deserto, è fondamentale ora che sia garantita una funzione di pubblica utilità per il riuso dell'area su cui si svolgerà l'Esposizione Universale. Nei mesi scorsi si era parlato di stadio del Milan: mi sembrava una soluzione al ribasso. Più interessante l'ipotesi della nuova sede RAI di Milano. Ma ora la preoccupazione sta nel fatto che non siano arrivate proposte effettive. E questo nonostante il bando contenesse dei criteri positivi, che garantiscono funzioni di pubblica utilità, oltre a una vasta area verde.

Ora, piuttosto che abbassare il livello delle funzioni di interesse pubblico, è necessario che sia la stessa Arexpo a garantirle, anche essendo la società stessa ad attuare l’intervento. Se l'area dovesse poi essere riutilizzata attraverso interventi plurimi fatti da soggetti diversi, è fondamentale che Arexpo si faccia comunque garante di un intervento unitario. L'ipotesi di costruire sulle aree Expo l'Ospedale per il Bambino, come propone l'assessore alla Sanità Mantovani, è certamente interessante: va però chiarito come si inserisce eventualmente nel resto degli interventi, perché stiamo parlando di un'area di un milione di metri quadri, e va definito il disegno complessivo.

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