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La riduzione dei parlamentari va accompagnata da altre riforme

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a Sky (video).

Il referendum per il taglio dei parlamentari è un tema che fa parte dell’accordo di Governo e quindi facciamo bene a rivendicare che venga rispettato complessivamente quell’accordo.
Il tema non è se essere a favore o contro la riduzione del numero dei parlamentari: nella scorsa Legislatura noi abbiamo proposto una riforma che già prevedeva un taglio drastico dei parlamentari; il centrosinistra da dopo che sono state istituite le Regioni con 900 rappresentanti legislativi regionali e dopo che si sono cominciati a eleggere i parlamentari europei ha sempre ritenuto opportuno arrivare ad una riduzione dei parlamentari ma il problema è il come si fa e perché lo si fa.
Il problema è che chi ha portato avanti il tema del taglio dei parlamentari in questa Legislatura lo ha fatto in chiave populista, antipolitica e contro il Parlamento.
Per questo motivo noi insistiamo sulla necessità di tenere insieme la riduzione del numero dei parlamentari ad altre riforme che facciano funzionare meglio le istituzioni.
La riforma delle legge elettorale è sicuramente decisiva per tante ragioni ma anche per una ragione di rappresentanza territoriale. Se ci si limita alla riduzione dei parlamentari con l’attuale legge elettorale, infatti, rischiamo di avere un Parlamento che non sarebbe assolutamente rappresentativo di interi pezzi territoriali del Paese.
Almeno il voto in Commissione sulla riforma della legge elettorale, quindi, è giusto che ci sia prima del 20 settembre e che sia un obiettivo di tutta la maggioranza. Mi pare che in questo senso si stia muovendo qualcosa anche in Italia Viva.
Un’alta questione riguarda la necessità di completare la riforma che è già incardinata alla Camera dei Deputati e che prevede che sia l’elettorato passivo che attivo vengano resi omogenei sia alla Camera che al Senato, cioè che anche i ragazzi di 18 anni possano votare per il Senato e che anche i venticinquenni possano essere eletti senatori come già avviene per la Camera. Questo per consentire a tutti di avere la stessa rappresentanza.
Se non si facesse questo, la riduzione dei parlamentari comporterebbe il fatto che la rappresentanza degli under 25 sarebbe molto ridotta. Inoltre, in questo modo si potrebbe dare un po’ più di governabilità in un Paese in cui la differenza di maggioranze tra Camera e Senato ha sempre comportato dei problemi.

Video dell’intervento»

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