Sblocca Italia
La scorsa settimana, con la fiducia chiesta dal Governo, la Camera dei Deputati ha approvato il decreto "Sblocca Italia". In queste ore il passaggio in Senato lo ha trasformato definitivamente in legge. Si tratta di un documento complesso contenente misure urgenti in tanti settori strategici del Paese. Trasporti, edilizia, infrastrutture, senza dimenticare incentivi a famiglie e imprese. L'obiettivo dello "Sblocca Italia", che è stato accompagnato anche da polemiche, è molto chiaro: liberare le energie e dare nuovo impulso produttivo all'Italia. Ecco nel dettaglio le principali misure che promuovono il potenziamento delle infrastrutture e la tutela del nostro patrimonio ambientale.
MISURE PER LA RIAPERTURA DEI CANTIERI - Niente più opere senza fine. Niente più appalti senza trasparenza e attenzione alla legalità. Sono questi i principi ispiratori del corposo capitolo che istituisce il Fondo "sbloccca cantieri": un rifinanziamento di 3.851 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Così anche nell'immediato 2014-2015 saranno cantierabili numerose opere fra le quali importanti tratte autostradali, linee metropolitane e altre infrastrutture (ad esempio il passante di Torino, l'autostrada Trieste-Venezia, la linea C a Roma).
POTENZIAMENTO RETI AUTOSTRADALI E TELECOMUNICAZIONI - Nel rispetto della normativa comunitaria, entro la fine dell'anno, le società concessionarie delle reti autostradali potranno proporre aggiornamenti e miglioramenti in materia di sicurezza, ambiente e tecnologia. Dovranno garantire nuovi investimenti e migliori condizioni di accesso degli utenti. In parole povere: autostrade migliori, più sicure e con tariffe più convenienti. Nell'ambito invece delle telecomunicazioni, per favorire la digitalizzazione del paese, si prevede un credito d'imposta Ires e Irap (massimo 50% dell'investimento) per la realizzazioni di reti a banda ultralarga.
RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO - Si rifinanzia, con 250 milioni di euro per il solo 2014, la ricostruzione ad opera dei privati nelle città colpite dal terremoto del 2009. Inoltre viene precisato che i mutui concessi dalle banche per la ricostruzione sono assistiti da garanzia dello Stato incondizionata e irrevocabile. Una garanzia che resterà in vigore fino alla chiusura del mutuo. Vengono prorogati gli affitti concessi a nuclei famigliari con basso reddito o con componenti disabili che hanno perso la casa col terremoto. Infine: la pratica per ottenere contributi pubblici, rivolti alla ricostruzione di privati, dovrà avere un termine massimo di 180 giorni.
DISSESTO IDRO-GEOLOGICO - Mai più il disastro annunciato ed evitabile di Genova. Sì alla cura dell'ambiente per evitare il dissesto idro-geologico dei territori. In questo capitolo del decreto si va a migliorare il Codice dell'ambiente in materia di gestione delle risorse idriche. Si stabilisce, con l'obbligatorietà della partecipazione degli enti locali agli enti d'ambito, una maggiore chiarezza sulla gestione del territorio. E siccome è meglio prevenire che intervenire a posteriori, a partire dal 2015, le risorse destinate al finanziamento di mitigazioni del rischio idro-geologico saranno impiegate tramite accordi di programma sottoscritti direttamente dalle Regioni e dal Ministero dell'Ambiente. Queste misure consentono di sbloccare risorse per 3,5 miliardi di euro da destinare alla prevenzione dei rischi e alla mitigazione dei sistemi idrici.
INTERVENTI DI ESTREMA URGENZA - In questa categoria il pacchetto semplifica e migliora le procedure per l'affidamento dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza di scuole, adeguamento anti-sismico e rischio idro-geologico.