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Abbiamo vinto

Scritto da La Repubblica.

Stefano Bonaccini
Articolo di Repubblica.

"La scelta di usare l'Emilia-Romagna per altri fini gli emiliano-romagnoli l'hanno capita: non gradiscono che tu vieni a suonare ai nostri campanelli. Hanno deciso di mettere la campagna su un altro terreno e noi abbiamo vinto anche su quel terreno". Sono queste le prime parole di Stefano Bonaccini, che si conferma governatore dell'Emilia-Romagna dopo aver battuto la leghista Lucia Borgonzoni. Bonaccini entra sulle note di "Un mondo migliore", di Vasco Rossi, e dà a tutti appuntamento per questa sera in Piazza Grande a Modena per festeggiare. "Ci siamo dimenticati di stare in piazza, ce l'hanno detto anche le Sardine, riempiendo le piazze e chiedendo una politica non solo fatta di volgarità e di un invito alla rabbia o al rancore, ma anche più civile e pacata".
Già dalle prime proiezioni il governatore uscente era dato nettamente avanti rispetto agli avversari. La forbice con Lucia Borgonzoni si è attestata tra i 5 e gli 8 punti percentuali. Dopo oltre il 50% delle sezioni scrutinate in Emilia-Romagna (2.337 su 4.520), Bonaccini è avanti col 51,54%. Precede la rivale col 43,71% e Simone Benini col 3,33%. È stato pesante, a giudicare dalle prime schede scrutinate, l'effetto del voto disgiunto. Bonaccini ha preso circa il 3% in più delle liste a lui collegate, rosicchiando voti sia a Lucia Borgonzoni, sia al Movimento 5 Stelle. Borgonzoni e Benini sono infatti al di sotto dei voti presi dalle liste che li sostengono.
Felice il leader del Pd Zingaretti: "Voglio mandare un immenso abbraccio a Stefano Bonaccini, gli dico grazie per una campagna elettorale eroica. I dati confermano una grande vitalità dell'elettorato. Un immenso grazie al movimento delle Sardine: la crescita del numero di partecipanti alle elezioni è figlia di questa scossa democratica contro la cultura dell'odio. Hanno aiutato la democrazia italiana. Siamo contenti dei risultati del Pd. Oggi Salvini ha peso le elezioni, fino a ieri chiedeva un voto per dare una spallata al Governo, il Pd è il pilastro fondamentale di un campo di forze attorno al quale costruire un'alternativa alle destre". "Li abbiamo fermati grazie ai voti degli emiliano-romagnoli. È stato un bel risultato", dice il sindaco di Bologna, Virginio Merola: "'L'errore del centrodestra? Lo ha fatto Salvini, che ha oscurato completamente la sua candidata. Ha voluto un referendum su di lui e questo è il risultato. Mi ha fatto molto piacere che il Pd e Bonaccini siano primi a Bibbiano. Vuol dire che c'è un serbatoio di civiltà in questa regione. Non si può strumentalizzare la gente a fini elettorali. Il Pilastro? È stato il secondo Papeete di Salvini".
"Fino ad oggi siamo stati una bella favola. Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani. Qualsiasi cosa succeda". Lo si legge in un post sulla pagina Fb "6000 Sardine" subito dopo la chiusura delle urne in Emilia Romagna e Calabria. "C'è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo", affermano le Sardine. "Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l'avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici. Per questo motivo non ci vedrete in TV o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista".
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