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La situazione in Iraq e le ripercussioni internazionali

Scritto da Emanuele Fiano, Marina Sereni, Patrizia Toia.

Emanuele FianoIraq, Fiano: "Grande attenzione per l'allarme dei funzionari di Polizia"
"Non possono passare sotto silenzio le parole del ministro Mogherini e l’allarme lanciato oggi dall'Associazione Nazionale funzionari di polizia circa l’aumento del rischio sicurezza per l’Italia dovuto al diffondersi dell’ideologia jihadista e agli effetti della guerra in corso nel teatro iracheno. Accogliamo con attenzione e rispetto le parole che i funzionari di polizia utilizzano oggi per collegare questa situazione alla necessità di politiche attive e positive per il comparto sicurezza che permettano di migliorarne l’efficienza e la capacità. Lavoreremo in Parlamento e in accordo con il Governo per investire, ove possibile, nell'aumento degli organici e nel miglioramento della condizione materiale di lavoro di tutti gli appartenenti al comparto sicurezza e soccorso pubblico".


Marina SereniIraq, Sereni: "Ore drammatiche, impegno dell'Italia e dell'Europa"
"Aiuti umanitari per le popolazioni civili, aiuti militari nel quadro degli orientamenti assunti dal Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'Unione Europea e della risoluzione 2170 delle Nazioni Unite, sostegno ad una strategia politica per la formazione di un nuovo governo inclusivo in Iraq capace di contrastare l'azione terroristica di Isis e di proteggere le minoranze religiose e i civili: su questi tre pilastri l'Italia può e deve far pesare la sua iniziativa in Iraq in queste ore drammatiche. Mentre Renzi si è recato a Bagdad per incontrare le autorità irachene e far sentire a quel paese la vicinanza e l'impegno dell'Italia e dell'Europa, le comunicazioni dei Ministri Mogherini e Pinotti nella riunione congiunta delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato indicano l'unica direzione possibile.
La violenza scatenata da Isis contro vecchi, donne e bambini, le persecuzioni contro le minoranze cristiane e gli yazidi, il dramma di migliaia di profughi nella regione impongono un intervento umanitario urgente e il sostegno più fermo alle forze irachene che possono contrastare il terrorismo. L'invio di armi alle forze curde impegnate attualmente a combattere sul terreno contro i terroristi di Isis avverrà non solo nel rispetto della risoluzione delle Nazioni Unite ma anche - come chiaramente espresso a livello europeo - attraverso il rapporto con il Governo iracheno.
Condivido totalmente l'accento posto dal Ministro Mogherini sulla priorità da assegnare agli aspetti politici: non si risolverà davvero la crisi irachena se non si riusciranno a creare le condizioni per un dialogo tra le diverse componenti etniche e religiose del paese e per un governo che sappia coinvolgere tutti gli attori isolando così le fazioni violente e il terrorismo. Il sostegno espresso dal Parlamento in questo passaggio è fondamentale e rafforza l'azione positiva che l'Italia in questo frangente ha saputo esercitare".
Così la vice presidente della Camera e componente della commissione Esteri, Marina Sereni, dopo il sì delle commissioni alla risoluzione di maggioranza.

 

Patrizia Toia"La decisione delle Commissioni Esteri e Difesa di oggi di inviare anche strumenti bellici ai curdi, oltre agli aiuti umanitari, è necessaria, ma certo è solo una parte della risposta. Bisognerà certamente avere una strategia completa per l'Iraq e l'intera regione, una strategia politica e di institurion building per sostenere una convivenza pacifica tra realtà diverse, diverse etnie e con la garanzia del rispetto delle minoranze. Ma ora si tratta di bloccare una aggressione che punta ad un genocidio, allo sterminio dei civili. Dobbiamo ripetere l'esperienza terribile di Srebrenica? Penso ci sia un imprescindibile dovere morale e civile di aiutare queste popolazioni e per farlo l'unica strada è sostenere chi sta cercando di bloccare questa barbarie". Questo il commento di Patrizia Toia (capogruppo del PD al Parlamento Europeo). 

Video degli interventi di Federica Mogherini e Roberta Pinotti nelle Commissioni Esteri di Camera e Senato»»

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