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Le priorità per il Governo sono la lotta ai mutamenti climatici, la transizione ambientale dell'economia, lo sviluppo sostenibile

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento in Senato nella discussione del decreto legge sul clima (video).

Penso che quello al nostro esame sia un decreto-legge importante, un primo passo sicuramente, ma un passo sostanziale. Con questo provvedimento si avvia infatti un percorso che l'attuale Governo ha messo al centro della propria azione. La lotta ai mutamenti climatici, la transizione ambientale dell'economia, lo sviluppo sostenibile sono priorità per questo Governo, una sua ragione fondante, la scelta più evidente di discontinuità con il passato.
Con questo decreto-legge, e le tante norme contenute nel disegno di legge di bilancio - su cui tornerò - proprio su questo punto diamo concretezza al nostro impegno.
Dobbiamo rispondere a una situazione reale; agli effetti dell'inquinamento, dei mutamenti climatici, del dissesto idrogeologico. Lo dobbiamo ai ragazzi e alle ragazze che chiedono futuro, che ci chiedono di difendere il Pianeta, che ci chiedono di cambiare tutto.
Abbiamo bisogno di assumere il tema della sostenibilità, dello sviluppo sostenibile come questione centrale, come compatibilità necessaria e ineludibile: sostenibilità ambientale, sociale, economica.
Scegliere, come facciamo oggi, grazie all'emendamento che abbiamo presentato, di trasformare - dal I gennaio 2021 - il CIPE in Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile è importante: è una scelta concreta più volte sollecitata dall'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che impegna il pubblico, le istituzioni, a fare scelte che devono rispondere proprio ai criteri di sostenibilità. È una trasformazione importante di cui siamo orgogliosi, e credo debba essere orgoglioso questo Parlamento.
In questo decreto-legge ci sono, poi, molte iniziative, molte proposte per le città e per le aree metropolitane, per aiutare le aree più critiche di questo Paese dal punto di vista dell'inquinamento. Penso alla misura della rottamazione delle auto Euro 3 e delle moto Euro 2. Parimenti, il buono mobilità per spostare la mobilità dalle auto e dalle moto al trasporto pubblico, dalle auto e dalle moto alla mobilità condivisa individuale, è una norma importante, una sperimentazione fondamentale. Stanziare 20 milioni a bilancio per le corsie preferenziali, per dare più velocità al trasporto pubblico, investire sul trasporto scolastico sostenibile: sono tutte norme importanti che possono anche cambiare la faccia e la mobilità di intere città per favorire l'uso dei mezzi pubblici, per favorire l'uso dei mezzi meno inquinanti, per incentivare stili di vita e abitudini di mobilità diversi da quelle che conosciamo ancora in troppe città. Ma per le città c'è anche altro.
Ci sono 15 milioni per aumentare il verde urbano, per riforestare alcune aree: aumentare alberi serve a dare più ossigeno, ma anche a intervenire concretamente per prevenire il dissesto idrogeologico.
Ci sono altre norme; non le riprendo tutte, però voglio insistere su alcuni punti che mi pare non siano stati compresi, a meno che non li abbia compresi io.
Penso, ad esempio, che la norma sulla struttura commissariale per la bonifica delle discariche abusive sia importante, perché definisce una struttura che serve, soprattutto ai Comuni. Quante volte - lo chiedo a tutti i parlamentari - sono venuti da noi i sindaci, che si sono trovati a bonificare un'area in cui c'è stata una discarica abusiva e sono rimasti senza mezzi e senza le capacità per farlo? Questo è uno strumento concreto, che va nella direzione di aiutare i Comuni e i sindaci, per consentire di rimettere a disposizione delle città, dei paesi e dei territori intere aree, che erano state trasformate in discariche abusive e che restano impraticabili, perché mancano le bonifiche. Tale struttura va in questa direzione e credo sia importante e vada valorizzata: non può essere venduta come un semplice intervento burocratico, per corrispondere alle normative europee ed evitare le procedure di infrazione. Si tratta di una norma che ritengo importante e che va nella direzione in cui spesso i Comuni ci hanno chiesto di andare.
Ci sono poi le misure sulla trasparenza: è giusto costruire in via telematica un'informazione, raccogliere tutti i dati sull'inquinamento e dare ai cittadini, ai Comuni e agli operatori il senso di qual è la situazione, per far capire se le misure che di volta in volta vengono messe in campo sono utili o meno e se sono servite o meno. Penso dunque che, nel provvedimento in esame, ci siano norme che possono davvero migliorare le nostre città e ridurre l'inquinamento. Non sono misure burocratiche o banali, ma possono davvero cambiare i comportamenti e aiutare a risolvere i problemi concreti, che sono presenti nei nostri territori, come quello delle discariche abusive.
Si tratta certamente di un primo passo, ma voglio ricordare all'Assemblea che tutti conosciamo il secondo passo, perché la manovra di bilancio è stata depositata. I 22,5 miliardi di euro messi a bilancio, da qui al 2034, per promuovere l'economia circolare, la decarbonizzazione, la riduzione delle emissioni e il risparmio energetico sono un fatto importante e innovativo, sono un marchio di fabbrica che il Governo ha scelto di darsi - lo ripeto - in discontinuità con il passato. Le norme per il green new deal, gli investimenti pubblici per ridurre le emissioni di gas serra, che sono contenute nella manovra economica, sono norme importanti, che segnano e definiscono un marchio di fabbrica. Il Governo sta dicendo concretamente una cosa: sappiamo che la politica deve fare e che serve cambiare davvero, se vogliamo rispondere alla loro domanda di futuro e non solo applaudire i ragazzi del Fridays for future. Abbiamo una responsabilità: ce lo dicono loro, continuamente. Abbiamo una responsabilità nei loro confronti, nei confronti dei ragazzi di oggi e delle generazioni future. Penso che anche con provvedimenti come quello in esame o come quelli contenuti nella legge di bilancio possiamo cominciare a fare, consapevoli che non c'è più tempo e che adesso è il momento di agire. Si tratta di provvedimenti concreti e quindi penso che il decreto-legge in esame sia un primo passo utile, importante e in discontinuità con il passato.

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