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Non esiste il fascismo buono

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoDichiarazioni di Emanuele Fiano.
Presenterò una interrogazione urgente al ministro dell’Interno Cancellieri e al presidente del Consiglio Monti per sapere secondo quali criteri sia stato autorizzato il raduno nazista di Varese in celebrazione dell’anniversario della nascita di Adolf Hitler, criminale assassino di milioni e milioni di esseri umani.
In Italia esistono leggi che vietano la diffusione di idee razziste discriminatorie e violente e la celebrazione di quell’assassino è già di per sé un evidente abuso delle nostre leggi. Mi auguro che verranno vagliati i comportamenti tenuti in quella sede per verificare tutte le ipotesi di reato possibili. Il nostro Paese già in così evidenti difficoltà economiche, sociali e istituzionali, non può certo allentare la guardia con chi si nutre ancora della memoria malata dei fascismi del secolo scorso.
All'on. Lombardi vorrei dire che i partigiani si sono certamente già rivoltati a lungo nelle loro nelle tombe quando, qualche settimana fa, la stessa Lombardi ha affermato l'esistenza di un fascismo buono. Mi riconosco in pieno nelle parole pronunciate a Milano dalla presidente Laura Boldrini durante il discorso per il 25 aprile, quando ha sancito il giudizio tassativo che si deve dare sul fascismo come male assoluto. I Cinque Stelle diano il loro contributo per risolvere i problemi dell'Italia e non tirino in ballo in modo strumentale i partigiani morti per permettere a tutti noi di esprimere oggi liberamente il nostro pensiero.
Vada via dall’Italia Grillo se pensa che il 25 aprile sia morto; se pensa che la Liberazione non sia il fondamento per il quale oggi a lui è data la possibilità di parlare liberamente e di dire tutto e il contrario di tutto, passando dal golpe al golpettino. Chi non apprezza e non riconosce la radice storica della nostra democrazia, che è la Resistenza partigiana e la vittoria sul nazifascismo; chi pensa che le scelte politiche di oggi siano incompatibili con quella radice solo perché lui non le condivide, è effettivamente indegno di quei valori. Le scelte che farà il nostro Parlamento, possono essere avversate, indigeste, non capite, ma alla fine è grazie alla Resistenza che oggi celebriamo che continua ad essere il popolo, attraverso i suoi rappresentanti, a scegliere per il futuro del paese e sarà ancora il popolo la prossima volta nelle urne a dare un giudizio, non un signore che quando non è d’accordo grida al colpo di Stato.
Mi rivolgo a sua Eccellenza, il cardinale di Milano Angelo Scola, perche' sono rimasto profondamente turbato dalla lettura di un articolo nel quale si da notizia del riconoscimento che la Fabbrica del Duomo ha conferito ad un'organizzazione notoriamente violenta e fascista, che ha contribuito ai lavori di restauro sulle guglie del Duomo di Milano, e dell'attribuzione di un attestato che ringrazia per la collaborazione. L'organizzazione premiata non ha un curriculum degno di essere celebrato, al contrario, alcuni suoi esponenti sono stati condannati per condotte violente, tra cui accoltellamenti e raid squadristici. Ci domandiamo se fatti di tale gravita' possano essere compatibili con un simbolo, come il Duomo di Milano, e con i valori che esso rappresenta. Siamo sicuri che sua Eccellenza vorra' soffermarsi con attenzione su questa vicenda, sulla quale ritengo necessario sia fatta chiarezza, proprio oggi nel giorno in cui celebriamo quei valori fondamentali per la nostra convivenza che ancora gli Hammerskin combattono.
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