Il web non può sconfessare il Colle

"La decisione del MSS di sottoporre, a questo stadio della procedura, la decisione di fare il governo con il Pd a consultazione mediante la piattaforma Rousseau - spiega in un'intervista al Messaggero l'ex giudice della Consulta Sabino Cassese - pone due problemi. Il primo riguarda la democrazia interna del M5S: è possibile che una decisione così importante venga presa senza un processo democratico, discussione, dibattito, assemblee? E' possibile che venga rimessa - attraverso una piattaforma gestita, per quel che se ne sa, al di fuori del partito - a 112 mila persone (tanti sono gli iscritti certificati), di cui due terzi partecipano al voto, una decisione che riguarda la rappresentanza di milioni di elettori (quanti sono coloro che hanno votato il M5S)?
Il secondo problema riguarda la fase in cui ci troviamo, perché una decisione negativa verrebbe a contrastare con una decisione dei gruppi parlamentari del M5S e del Presidente della Repubblica, intervenendo quando i primi hanno designato il presidente del consiglio e il secondo l'ha nominato. Se la decisione non è approvata, i gruppi parlamentari consultati dal Quirinale dovrebbero dimettersi e il Presidente Mattarella fare marcia indietro? Sono domande alle quali il gruppo dirigente M5S è chiamato a rispondere". "Il M5S è prigioniero di mitologie (democrazia diretta) che si trasformano in concreto nel peggiore leaderismo, cioè nel contrario della democrazia".