L'Italia indichi un nome forte per la Commissione Europea

Lo dice, in una intervista al Messaggero, il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli.
"Conte - spiega Sassoli - ha dato ripetuti segnali di apertura, anche ieri l'altro parlando ai nostri ambasciatori. Ora c'è la possibilità anche per i paesi che, come il nostro, si sono divisi, di rientrare nel gioco europeo. La Commissione è organo esecutivo dell'Unione e per questo è molto importante".
"C'è stata un'Europa che si è divisa al momento del voto - ricorda Sassoli sulla nomina di Von der Leyen -. Alle elezioni i nazionalisti promettevano di dividere l'Europa e invece gli europeisti hanno spaccato i loro governi. Ma ora c'è la possibilità per tutti di rientrare. Se non stai nel gioco europeo sei marginalizzato. Questo lo hanno capito tutti". "Non conosciamo le intenzioni del governo sul commissario - aggiunge -. E' vero che c'è tempo sino al 26 agosto, ma molti governi hanno già indicato i commissari e probabilmente più tardi si arriva e più si rischia di essere in affanno nella trattativa sul portafoglio".