I migranti sono una questione europea

Sassoli sottolinea che "salvare le vite in mare è un dovere e chi lo fa non può e non deve essere perseguito. Nel caso della Sea Watch ci sono tuttavia profili giuridici ancora aperti e spetta alla magistratura italiana verificarli e dire l'ultima parola".
In Europa "serve un patto politico fra le istituzioni. E credo che la proposta di una conferenza inter-governativa sugli strumenti della democrazia europea possa essere utile. Lavoriamoci. Il terreno è fertile. Si può fare in modo che questa legislatura perfezioni non solo il sistema degli Spitzenkandidat, ma anche per esempio il potere di iniziativa del Parlamento, ancora troppo debole. Il momento è quello giusto. Dobbiamo essere creativi perché toccare i trattati è complesso". Prosegue David Sassoli. "Serve - aggiunge - una partecipazione più larga di tutti. Ecco perché riflettere sugli strumenti della democrazia europea può consentire di dare un ruolo da protagonisti anche ad altri Paesi e altre regioni. La riflessione che propongo di cominciare sin dall'inizio di questa legislatura ci può portare a un'Europa più unita, rappresentativa e in grado di decidere. Il risultato delle elezioni e il mese trascorso dopo il voto ci segnalano l'urgenza di mettere le mani sui meccanismi di funzionamento dell'Unione".