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Trasporti, taglio non scongiurato

Scritto da Giuseppe Villani.

Giuseppe VillaniDurante un’audizione, in Commissione, appena tenutasi, l’assessore regionale ai Trasporti ha confermato, su nostra domanda, che il taglio di 50 milioni da parte del Governo non è affatto scongiurato e che, peraltro, nemmeno l’anticipo dovuto da Roma e sbandierato dal ministro Toninelli e dalla stessa assessore è ancora arrivato, ed è la prima volta nella storia della Regione. Il taglio e il ritardo nell’erogazione delle risorse comporterà il collasso del trasporto pubblico. L'assessore si era avventurata in passato sostenendo che le risorse ci fossero, ma si è dovuta smentire. Sul servizio ferroviario i pendolari hanno già affermato la loro frustrazione per una condizione del tutto lontana da livelli accettabili, ma è quasi paradossale la scoperta fatta: Trenord è costretta a pagare 8 milioni di euro l'anno per i treni vecchi e conciati che Trenitalia mette a disposizione della Lombardia.
Oltre il danno la beffa e i lombardi pagano due volte.
Sto parlando del fondo di salvaguardia da 2 miliardi che il Governo Conte ha messo a tutela del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, di cui fanno parte anche 300 milioni di euro del fondo per il trasporto pubblico destinato alle Regioni.
Se gli obiettivi non saranno raggiunti, lo Stato utilizzerà quelle risorse e alla Lombardia verranno meno circa 50 milioni di euro, che è la quota di competenza dei 300 milioni. Il fatto era stato denunciato proprio da noi a gennaio.
All’audizione era presente anche l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri da cui abbiamo saputo che le soppressioni sono diminuite, ma sulla puntualità ancora molto rimane da fare per garantire un servizio accettabile, anche perché i miglioramenti sono dovuti a un taglio del 5% delle corse, che oggi sono sostituite da bus. Certamente per cambiare davvero le cose servirebbero investimenti consistenti su treni e binari, in questo caso da parte di Rfi, e oggi non ci sono.

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