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La democrazia diretta dei grillini è una farsa

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaLa democrazia diretta che invocano i grillini è una farsa che serve solo a coprire le scelte ciniche di un gruppo dirigente abbarbicato alle poltrone.
Sul processo a Salvini i 338 parlamentari grillini eletti da quasi 11 milioni di persone in carne e ossa devono accettare la decisione presa da 52 mila (presunti) votanti online su una piattaforma privata bocciata dal garante della privacy, con voto non certificato, e che secondo una senatrice 5 Stelle “non ha i requisiti di sicurezza minimi visto che è stata hackerata più volte”.
Le teorie sulla democrazia diretta servono spesso e a propugnare idee e pratiche antidemocratiche, ma in Europa persino il partito dei “pirati” tedesco è più serio dei grillini perché almeno usa piattaforme open source in cui tutti possono controllare il codice sorgente.
In realtà è al momento una farsa anche il fantomatico nuovo gruppo parlamentare a Strasburgo che vorrebbero creare i 5 Stelle. Se vogliono fare qualcosa di buono iniziassero a sciogliere il finto gruppo con gli euroscettici inglesi visto che la Brexit sta già danneggiando molte aziende italiane che esportano in Gran Bretagna.

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