I 5 Stelle hanno perso una parte importante della loro identità

I 5 Stelle hanno perso una parte importante della loro identità, che era costruita sull’idea per cui nessuno poteva avere trattamenti di favore e nessuno poteva essere sottratto al giudizio della magistratura. Esistono anche reati gravissimi che non necessariamente vengono compiuti per tornaconto personale. L’Articolo 96 della Costituzione dice che un Ministro non è perseguibile se rappresenta una scelta condivisa con il resto del Governo. Ora c’è una memoria fatta da Conte e da altri Ministri in cui si dice che la scelta di Salvini è stata condivisa ma sembra un aggiustamento processuale perché tutti ricorderanno le cronache di quei giorni in cui il dissenso tra Conte, Toninelli e Salvini era evidente.
In questo modo, con il voto, i 5 Stelle impediscono alla magistratura di verificare se sono stati commessi reati sulla vicenda della Diciotti con la piattaforma Rousseau che è uno strumento molto discutibile. Hanno fatto votare 50mila persone che vorrei sapere che accesso hanno avuto ai documenti in possesso, ad esempio, della Giunta del Senato.
In Senato non mi pare che M5S abbia la possibilità di privarsi di molti senatori perché i numeri della maggioranza giallo-verde sono assolutamente contenuti.
Quello che stiamo registrando in questi giorni è che, per ovviare a questo, si sta cercando di svuotare il Parlamento e di far discutere il meno possibile. Anche sul “Decretone”, il reddito di cittadinanza, quota 100, la maggioranza sta rendendo difficile la discussione parlamentare, forzando sui dati di bilancio per impedire la discussione degli emendamenti, compresi quelli della maggioranza e di parlamentari M5S.
Credo che sia una situazione molto difficile, confermata dalla scelta del voto online perché, oltre non aver garantito la trasparenza, quelle 50mila persone che hanno votato non hanno alcuna conoscenza dei documenti e delle ragioni per cui i magistrati hanno chiesto l’autorizzazione a procedere sul Ministro Salvini, cosa che invece hanno i parlamentari. Questo modo di procedere si basa su un’idea pericolosa di come si gestiscono i rapporti tra le istituzioni e di come si fa funzionare il Parlamento.
Credo che una parte importante dei parlamentari M5S si stia rendendo conto di questo.
La verità è che M5S, e questo voto lo sancisce in maniera molto netta, hanno scelto di privilegiare lo stare al Governo, la trattativa infinita, l’occupare dei posti di potere piuttosto che essere coerenti con le cose che hanno spiegato in questi anni a tanti cittadini.
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