
E' giusto unire le forze contro il pericolo Salvini. Lo dice, a proposito del manifesto lanciato dall'ex ministro Carlo Calenda, l'esponente del Pd
Dario Franceschini. "Negli anni passati - spiega in
un'intervista al Corriere della sera - il "pericolo" Berlusconi è stato sufficiente per unire forze e culture politiche molto diverse. L'Ulivo, il Pd, l'Unione... I partiti accantonavano le divisioni e cercavano di mettersi insieme per battere Berlusconi". "Ora - prosegue - mi pare incontestabile che Salvini per l'Italia sia molto più pericoloso di Berlusconi, che non era capace di governare e aveva il conflitto di interessi, ma non ha mai portato nel dibattito politico italiano il razzismo. Perciò penso che una lista comune alle europee sia una cosa giusta. Parlo ovviamente delle forze del nostro campo, sennò facciamo confusione.
Perciò condivido l'appello di Calenda: di fronte a un attacco così violento all'Europa e ai principi della convivenza civile unire le forze è il minimo". Sul simbolo del Pd, Franceschini aggiunge: "Credo che ci sia il modo di avere sia il simbolo che un nome o un'identità più larghi. Le due cose possono stare insieme. Per capire, mi piacerebbe vedere insieme in quella lista Calenda, Bonino e Pisapia" ma non Forza Italia, "no, il campo è quello del centrosinistra. Oltretutto Fi è alleata e vuole restare alleata di Salvini". Franceschini ribadisce quindi il suo endorsement per Nicola Zingaretti: "E' la vera discontinuità. E’ la scelta giusta per guidarci nella sfida a Salvini".