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Olimpiadi 2026, sognare in grande si può

Scritto da La Stampa.

Beppe Sala
Articolo pubblicato da La Stampa.

Cortina capitale dello sci e degli sport invernali, Milano capitale dell’economia e dell’industria: per ora è solo una candidatura in vista dell’Olimpiade invernale del 2026 ma potrebbe diventare un matrimonio vincente. Se ne è parlato stasera alla Triennale di Milano all’incontro “I Mondiali sci alpino 2021, sognando le Olimpiadi del 2026” moderato dal nostro giornale, cui sono intervenuti il presidente e l’amministratore delegato di Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton e Valerio Giacobbi, e i due rispettivi sindaci: Giuseppe Sala per Milano e Gianpietro Ghedina per Cortina.
Caduta la candidatura di Calgary, rimane solo quella (sulla carta più debole) di Stoccolma a fare concorrenza al sodalizio lombardo-veneto di Milano-Cortina in vista dei Giochi invernali 2026. «Le possibilità sono buone – ha confermato il sindaco Sala –. Ho parlato anche recentemente con il presidente del CIO Bach. La nostra è una proposta veramente innovativa, molto in linea con le nuove direttive del Comitato olimpico: poche nuove strutture, sostenibilità, una proposta allargata tra una grande città e un Paese di montagna. E poi non dimentichiamo che noi abbiamo il biglietto da visita dell’Expo, l’accoglienza della città, la sicurezza, il fascino italiano. Tutte carte importanti da giocare per far sì che quello olimpico sia più di un sogno».
Anche riguardo le garanzie economiche di un evento così importante come un’Olimpiade, Sala si è dimostrato ottimista: «Si tratta di 400 milioni da trovare in otto anni, non è un grosso problema. Per l’Expo abbiamo dovuto reperirne molti di più. Anche l’apertura di Salvini alla possibilità di un contributo da parte del governo mi pare una svolta. E in ogni caso ha sempre senso fare i grandi eventi. Il successo per l’economia del territorio e per il Paese si apprezza dopo».
Anche il primo cittadino di Cortina Gianpietro Ghedina ha sottolineato il valore aggiunto costituito dalla candidatura congiunta con Milano: «E’ una grande opportunità per il nostro paese e per tutto il territorio, che servirà per rilanciare la nostra montagna. A Cortina abbiamo già avuto i Giochi nel ’56: a distanza di 70 anni, assieme a Milano, possiamo tornare ad ospitarli. Con Milano c’è grande unità d’intenti. Noi siamo la poesia, loro sono la prosa: siamo assolutamente complementari».
Il presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton ha invece posto l’accento sui punti cardine della candidatura italiana: «Giovani, sostenibilità, futuro, territorio». E ha sottolineato le inevitabili ricadute positive che prima i Mondiali di sci alpino del 2021 e poi gli eventuali Giochi del 2026 potrebbero portare al Paese: «Grazie anche al supporto delle istituzioni, tante cose sono state fatte ma molto rimane ancora da fare. Questi sono eventi che portano ricchezza e visibilità a tutto il territorio, e dopo rimane un lascito per tutta la comunità, in termini culturali e anche di nuove opere infrastrutturali: piste, un nuovo parterre d’arrivo, riqualificazione del comprensorio, collegamenti, viabilità».
In “Vacanze di Natale” del 1983 Milano-Cortina erano 2 ore e 54 minuti e 27 secondi di auto. Nelle Olimpiadi invernali del 2026 la distanza potrebbe essere molto ma molto più breve.
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