A Milano il festival delle periferie

Un tour lungo tre anni, 23 tappe, 160 realtà attive incontrate. E, adesso, un festival di tre giorni per raccontare cosa sono e cosa potrebbero essere le periferie di Milano. "Super, il festival delle periferie", girerà Milano dal 12 al 14 ottobre, con iniziative aperte a tutti: dibattiti, proiezioni, spettacoli, workshop e talk, letture pubbliche e laboratori, frutto delle esperienze di un gruppo di persone (l'associazione Tumb Tumb) che ha deciso di mettere a disposizione le sue competenze - sono architetti, urbanisti, fotografi, antropologi, attori - per capire come parlare "di luoghi che fino a poco tempo fa erano considerati soltanto per gli aspetti negativi e che, invece, vogliamo raccontare in altro modo, coinvolgendo anche chi governa la città", racconta la presidente Federica Verona.
Ecco, allora, un altro racconto della città. Attraverso dieci progetti: c'è "9091", con quattro artisti che con fotografie, voci, disegni e campionario degli oggetti abbandonati raccontano la vita del filobus che non si ferma mai e che viaggia in cerchio per tutta la città - Atm è sponsor tecnico, mentre altri sponsor sono Fondazione Cariplo, Consorzio cooperative lavoratori, La città intorno, European cultural foundation e il Comune di Milano, visto che l'associazione ha vinto il "bando alle periferie" di Palazzo Marino -, c'è "Preferisco qui", che racconta le nuove attività artigianali nate a Lambrate e alla Bovisa e come si inseriscono nei quartieri, "Circolo semi", con un occhio sugli orti urbani e sulle loro produzioni, "Cortili letterari", con la presentazione delle opere di due giovani autori di case editrici indipendenti a Niguarda e a Corvetto.
E ancora, il racconto fotografico su chi abita la periferia, "Kabinett imaginaire", con uno studio di posa immaginario in cui realizzare cartoline da spedire a Commissione Europea, l'orchestra di venti elementi che traduce in musica le storie di chi vive a Giambellino-Lorenteggio, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Adriano-Padova-Rizzoli, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese (i cinque ambiti, appunto, del piano periferie del Comune), la app "atlante periferico" che raccoglie le storie di 50 spazi inaspettati in cui si stanno inventando forme di riuso. E, come in ogni festa, c'è una serata (quella di chiusura) di ballo, un giro di cento chilometri in bici attraverso le periferie e una festa inaugurale (all'East river Martesana, zona Turro): ospite, oltre a Elio, il sindaco Beppe Sala, che potrà così raccontare la sua "ossessione" per le periferie.