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L’orientamento della nostra navigazione

Scritto da Ignazio Ravasi.

Ignazio Ravasi In piazza subito, Perché? Incomprensibile, aver in questi ultimi anni, tirato fuori l’Italia dalle sabbie mobili e ora presentarci quasi con il cappello in mano…a chiedere scusa. Sono bastati pochi mesi di governo elettorale, sempre conditi di mistificazioni, falsità, banalità (che certo incontrano il consenso, se nessuno li contrasta con gli argomenti e le battaglie appropriate) per farci perdere l’orientamento della nostra navigazione. Non si può guidare una nave in mezzo alle onde senza una bussola che eviti di portarci fuori rotta. Tra l’altro gli argomenti di questo governo sono veramente facili da contrastare. Guardiamo ai fatti non agli umori delle pance (in questo caso, se volessimo seguirli basterebbe rilanciare sempre + 1).
1) Lo spread è costantemente sopra ai 260 punti da quando loro governano, gli investitori stranieri stanno fuggendo dall’Italia, le aste dei titoli di Stato vanno deserte; neppure un centesimo è stato da loro “elargito” e neppure potranno elargire né ai poveri né ai ricchi di questo Paese, nessuna promessa da loro fatta in campagna elettorale potrà essere da loro stessi mantenuta, eccetera, eccetera, e noi stiamo qui a preoccuparci delle loro “grida elettorali” anziché di governo?
2) Gli atteggiamenti muscolari di Salvini e Di Maio nei confronti dell’Europa sono e saranno un boomerang per un Paese come l’Italia che ha un debito pubblico che è superiore ai 2.300 miliardi di euro a fronte di un debole incremento annuo del PIL. La propaganda governativa in atto mira a mettere sotto accusa l’Europa per tutto, creando gli umori necessari a rovesciare l’orientamento politico ancora prevalente verso l’Euro e l’Europa: e noi parliamo d’altro. I migranti sono un pretesto per minare l’Europa nella testa degli italiani. E poi, sono i perdenti, che non avendo altro argomento alzano la voce e mostrano i muscoli: ecco l’Italia sta mostrando il volto di un Paese perdente e chi perde (i malati di consensite lo dovrebbero sapere bene) viene abbandonato e lasciato alla deriva.
3) L’Italia e gli italiani (e lo dico da esperto viaggiatore) sono amati nel mondo. Sono amati nel mondo per la loro allegria, le loro canzoni, per la loro bellezza, la bellezza delle loro città, della loro arte, per il bello e per il buono (il buono del made in Italy, che significa, cibo, moda, vino, stile di vita, eccetera). Ora, questo governo gialloverde ci sta dipingendo come un popolo di persone arrabbiate, incazzate, brutte e cattive. Ma perché il mondo dovrebbe continuare ad amare gente così, perché dovrebbe continuare a venire a visitare la “bella Italia”, perché dovrebbe continuare a comprare i prodotti del “made in Italy”? Tutto il Pianeta e tutti i popoli della terra sono sulla stessa barca e tutti vogliono stare meglio, per farlo i popoli di altri paesi stanno facendo immani sacrifici e noi che facciamo, anziché competere in modo aperto, ci chiudiamo in uno spazio da vecchia nazione autarchica, tutto lamentosi e incazzati a rivendicare che cosa? Nessuno ci farà l’elemosina e nessun risultato lo otterremo attraverso l’autoisolamento. L’Europa si può e si deve cambiare per farlo occorrono uomini con idee all'altezza della sfida, capaci di creare alleanze per il cambiamento delle politiche europee.
4) Il Pd ha da sempre denunciato l’assurdità delle politiche di austerità imposte dall'Europa a tutti gli Stati membri (non solo all'Italia). Per chi non lo sapesse, a imporre quelle politiche sono state le maggioranze di centro-destra a livello Europeo: dove stavano i nostri Salvini quando al Parlamento europeo ci hanno imposto queste politiche?
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