La proposta di Juncker sul bilancio è insufficiente

Dopo che l’anno scorso tutti i leader hanno sottoscritto la Dichiarazione di Roma e hanno approvato il Pilastro europeo per i diritti sociali serviva più impegno sulla coesione, non più tagli.
Il dilagare del populismo dovrebbe averci insegnato che non si va da nessuna parte lasciando indietro una parte dei cittadini europei. Lo scorso 14 marzo al Parlamento europeo abbiamo approvato a maggioranza una proposta che prevedeva di aumentare il bilancio pluriennale dell’Ue dall’1% del reddito nazionale lordo dei Paesi europei all’1,3%.
La Commissione ha presentato una proposta pari all’1,11% con ben 219 miliardi di euro in meno e proposte troppo timide sulla risorse proprie.
Ora i Governi tengano conto dell’opinione dei rappresentanti dei cittadini europei prima di proporre tagli ancora più draconiani.
Auspico inoltre che il futuro Governo italiano sia abbastanza autorevole per evitare che a pagare il conto delle nuove priorità siano alcune regioni italiane.
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