Cultura e Centrosinistra

Ministro in un Governo di larghe intese? "E' un'esperienza che ho già fatto nel governo Letta, ero ministro per i Rapporti con il Parlamento, non c'era niente dell'esperienza tedesca: faccio un programma, si discute sei mesi e poi applico il programma. Sembravamo maggioranza e opposizione pur essendo insieme nello stesso governo. Non funziona". Franceschini. Mai al governo con i cinque stelle? "No".
Matteo Renzi "forse dovrebbe fare più sintesi, mediare, ascoltare, accettare le critiche. Adesso bisogna andare verso un sistema di coalizione, di mediazione, di pazienza e di sintesi. Renzi ha un grande pregio: ha una grande attitudine a guidare, a decidere in un Paese in cui l'indecisione è stato un problema".
Se a Silvio Berlusconi non va bene Paolo Gentiloni perché ritiene che Matteo Renzi sia l'unico leader del centro-sinistra, "dovrebbe guardare in casa sua, dato che l'unico leader del centro-destra è Salvini. Nel centro-destra è cambiato tutto, i rapporti di forza sono cambiati e la destra italiana non solo non ha tracciato un solco invalicabile con la destra estrema ma comandano loro. Mi chiedo come fa un moderato a votare centro-destra". Così il Ministro ai Beni culturali. Sull'immigrazione, "oltre a gridare 'tutti a casa', qual è la proposta di Salvini nessun italiano lo sa".
Quella del direttore del Museo Egizio di Torino di dare un biglietto gratis agli arabi che si presentano alla biglietteria in coppia "era una delle tante promozioni, una promozione a termine, la cosa incredibile è farla diventare tema di campagna elettorale”.