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Dimezziamo le tasse sul lavoro agli under 32

Scritto da Enrico Morando.

Enrico MorandoPer la manovra 2018 "ci sono alcune priorità fuori discussione. La prima: rispettare gli impegni con l'Europa, cancellare le clausole di salvaguardia e ridurre il saldo strutturale di tre decimali", "si parte da una base di dodici miliardi". Lo afferma Enrico Morando, viceministro dell'Economia, in un'intervista alla Stampa. Morando pensa anche alla risoluzione che precede la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza: "Poiché siamo intenzionati a presentare il Def con un certo anticipo - attorno al 20 settembre - è un appuntamento vicino".
In Senato servono 161 voti: "Mi aspetto che su quel voto ci sia l'unanimità", dice. "Serve a formalizzare l'accordo con l'Unione europea che prevede una riduzione del deficit strutturale di cinque miliardi anziché di dieci. Mi chiedo chi pensa di assumersi la responsabilità di votare no". Quanto alla manovra, oltre agli impegni sui saldi "dobbiamo concentrare le risorse aggiuntive sui giovani". Per rilanciare la decontribuzione su questo fronte l'ipotesi più concreta, spiega, per il momento è "quella che prevede il dimezzamento permanente dei contributi previdenziali nei primi due anni di assunzione a favore di tutti gli under 32. C'è poi una ipotesi più costosa nel medio termine, ovvero associare a questo intervento un taglio di altri quattro punti dei contributi a partire dal terzo anno: due a favore del lavoratore, due dell'impresa". Una soluzione costosa ma "solo a partire dal 2020. E potrebbe essere coperta con l'aumento del gettito Iva che emergerebbe dall'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica nelle transazioni fra privati". "E' una proposta che ridurrebbe un gap strutturale del costo del lavoro fra noi e la Germania. Mi auguro la facciano propria anche gli amici Bersani e D'Alema".
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