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Insieme senza muri

Scritto da Associazione Democratici per Milano.

Pietro Grasso e Beppe Sala "Siamo 100mila". A Milano la manifestazione in favore dell'accoglienza dei migranti, sul modello della marcia antirazzista di Barcellona, proposta dall'assessore milanese al Welfare Pierfrancesco Majorino e dalle associazioni del terzo settore. E' proprio Majorino a indicare il primo numero sulla partecipazione, che cresce e arriva, annunciato dagli organizzatori alla folla, a 100mila: "E tanti saluti a Salvini". Applausi. "Oggi diciamo che non torniamo indietro. Non costruiremo con i mattoni dell'intolleranza nuovi muri e divisioni", le parole del presidente del Senato Piero Grasso. "Chi è nato in Italia, studia in Italia, è italiano". Arriva anche il tweet del premier Paolo Gentiloni: "Grazie Milano,sicura e accogliente".
"C'è tantissima gente - dice Sala - come si fa a pretendere che tutti la vedano allo stesso modo? Sono contento perché vivo in una grande città con tante contraddizioni, io però sono qui per testimoniare da sindaco di Milano e da cittadino il senso di questa mia presenza".
In testa al corteo i migranti, i 200 profughi ospiti di via Corelli, ma anche quelli della caserma Montello, Emma Bonino e appunto Beppe Sala. "Siamo qui per difendere la nostra storia e i nostri valori, quella della Costituzione - dice dal palco Grasso - grazie Milano, viva l'Italia!". Ci sono i cento bambini delle scuole elementari, e il mitico "Coro dei leoni", che canta in venti lingue diverse gli inni della libertà e della speranza da tutto il mondo. A seguire, le comunità straniere, col folklore dei vestiti tradizionali, i tamburi, gli strumenti musicali, le danze.
Le immagini che arrivano dall’iniziativa “Insieme senza muri” sono eloquenti. Un fiume di persone, di colori e di messaggi che cercano di rompere il muro più spesso: quello della paura e di chi la alimenta ogni giorno per puro tornaconto politico.
Tra i sindaci anche quello di Bergamo, Giorgio Gori, e gli 80 dell'area metropolitana che hanno firmato col ministro Minniti il protocollo per l'accoglienza diffusa. Tutti in fascia tricolore. "Ci contestano da destra e da sinistra - spiega Gori - perché scegliamo una strada equilibrata, non semplifichiamo le questioni".

Fonte: Repubblica
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